"Una rivolta è scoppiata nel carcere di Benevento". E' quanto riferisce Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria. L'episodio si è verificato nel pomeriggio poi la situazione è rientrata.
"Per motivi ancora da chiarire - spiega - nella quarta sezione della casa circondariale beneventana dove sono ristretti i detenuti tossicodipendenti, c'è stata una rivolta ed è stato chiesto l'intervento dei carabinieri e dei colleghi della Polizia di Stato. La nota carenza di organico della Polizia Penitenziaria - aggiunge - che costringe a minimizzare le presenze dei poliziotti nei turni pomeridiani, ha sicuramente agevolato i disordini che alcuni detenuti hanno messo in atto e nemmeno l'intervento dei colleghi presenti nella caserma è bastato per fronteggiare la situazione. Per questo motivo, il direttore del carcere, il dottor Marcello, ha chiesto l'intervento delle altre forze dell'ordine".
"La casa circondariale di Benevento - aggiunge Mirko Manna Fp Cgil Nazionale per Polizia Penitenziaria - ha una capienza detentiva di 260 posti, ma attualmente ospita circa 370 detenuti con sezioni anche di detenuti in "alta sicurezza". Sulla presenza in organico dei poliziotti, e soprattutto sulle percentuali di eventi critici, il Dap non fornisce statistiche aggiornate nonostante abbiamo chiesto da mesi di metterli a disposizione dei sindacati e dell'opinione pubblica. Ci auguriamo che la rivolta non abbia determinato ferimenti tra i colleghi. Seguiamo da vicino la vicenda, ma è l'ennesima cosiddetta emergenza che non è tollerabile in un Paese che si vanta dei successi della rieducazione, nascondendo i problemi e i dati statistici sotto al tappeto"