Le punta un coltello alla gola e la costringe ad un rapporto sessuale

Benevento. Chiesto l'incidente probatorio in inchiesta su 28enne indagato per violenza alla ex

le punta un coltello alla gola e la costringe ad un rapporto sessuale
Benevento.  

Il pm Stefania Bianco ha chiesto al Gip, che dovrà decidere se fissarlo, l'incidente probatorio, per fissare le dichiarazioni della parte offesa nel contraddittorio tra le parti. Lei è una 30enne che abita in un centro a pochi chilometri dal capoluogo, è la presunta vittima delle condotte contestate ad un 28enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine.

Difeso dall'avvocato Antonio Leone, il giovane è stato chiamato in causa per le condotte che avrebbe mantenuto nei confronti della donna, assistita dall'avvocato Sergio Rando, con la quale aveva una relazione affettiva. Comportamenti riassunti nelle ipotesi di reato di violenza sessuale e stalking.

La prima è relativa ad un episodio che si sarebbe verificato nel giugno del 2020: secondo gli inquirenti, dopo aver estratto un coltello a scatto, l'avrebbe puntato al collo della malcapitata, dicendole che voleva fare sesso. Lei si era rifiutata, a quel punto lui l'avrebbe afferrata e, sempre sotto la minaccia della lama, l'avrebbe girata con la faccia contro un muro e ne avrebbe abusato.

Nello scorso giugno, usando una pistola e due coltelli, sempre puntati alla gola, le avrebbe detto che, se non fosse diventata la sua ragazza, l'avrebbe uccisa; inoltre, le avrebbe imposto di scambiarsi i numeri dei cellulari. Non è finita: lui le avrebbe ordinato, pistola in pugno, di non frequentare i suoi amici, ne avrebbe controllato i movimenti, inviandole numerosi messaggi via whatsapp. “Cosa hai fatto fino alle 4?, la prossima volta che ti faccio una videochiamata io sto agli arresti domiciliari tu devi rispondere all'istante...”.