Dal carcere, dove si trovava dal 4 agosto, ai domiciliari. L'ha deciso questo pomeriggio il Riesame, che ha attenuato la misura cautelare, per Filippo Lubrano, 32 anni, di Sant'Agata dei Goti, arrestato con l'accusa di omicidio preterintenzionale, contestata nell'inchiesta del sostituto procuratore Marcella Pizzillo e dei carabinieri della locale Stazione sulla morte di Francesco Ciervo, 69 anni, parcheggiatore, avvenuta il 1 agosto all'ospedale di Caserta, dove da due giorni era ricoverato dopo aver subito un'aggressione. Difeso dagli avvocati Ettore Marcarelli e Antonio Biscardi, che ricorreranno in Cassazione, Lubrano è ritenuto l'autore del gesto violento che ha determinato, come conseguenza, la fine dell'esistenza della vittima.
Oggi la discussione dinanzi al Tribunale di Napoli (sezione feriale), al quale la difesa ha offerto, sulla scorta di alcune testimonianze, una ricostruzione della drammatica vicenda opposta a quella degli inquirenti, chiedendo l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Flavio Cusani a carico del loro assistito. Un'istanza non accolta dai giudici che, ritenendo attenuate le esigenze cautelari, hanno però scarcerato l'indagato, disponendo per lui gli arresti in casa.
Enzo Spiezia