Era accusato di averla maltrattata e minacciata, ma è stato assolto perchè il fatto non sussiste. E' quanto deciso dal giudice Francesca Telaro al termine del processo a carico di un 47enne di Benevento, chiamato in causa per fatti che risalivano al 2017.
Secondo gli inquirenti, l'uomo, difeso dall'avvocato Grazia Sparandeo, avrebbe minacciato la coniuge, parte civile con l'avvocato Maria Manna, per costringerla ad abortire, perchè sospettava che il figlio che portava in grembo fosse il frutto di una relazione extraconiugale.
Inoltre, talvolta anche in presenza delle figlie minori, l'avrebbe ingiuriata e colpita con pugni, calci e schiaffi., E ancora: le avrebbe messo le mani alla gola,l'avrebbe trascinata da una parte all'altra della casa e l'avrebbe bloccata sul letto.
Oggi la conclusione del processo - il Pm aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi-, nel corso del quale il 47enne si era sottoposto all'esame, affermando che le discussioni con la ormai ex moglie erano legate al modo in cui educava le figlie e al rapporto che aveva con un altro.
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IMPUTATO DI EVASIONE, ASSOLTO
Il fatto non costituisce reato. E' la formula con la quale il giudice Telaro ha assolto Stefano Pagani (avvocato Fabio Russo), 63 anni, di San Lorenzello, imputato di evasione. I fatti risalgono al 24 luglio del 2020, quando l'uomo, solttoposto alla detenzione domiciliare a Telese Terme, era stato notato dai carabinieri mentre si allontanava da un bar di Cerreto Sannita, dove non si sarebbe potuto trovare. Era infatti stato autorizzato ad uscire dalle 9 alle 11, per le proprie esigenze, ma nel comune di residenza.