Per circa due anni, dall'ottobre del 2020, quelle tre persone, membri di due famiglie che abitano nello stesso palazzo, sarebbero state il suo incubo. Lei, ultra75enne, ed affetta da patologie invalidati, ne avrebbe subito i comportamenti aggressivi, vessatori e minacciosi.
Una situazione diventata insostenibile, che emerge dall'ordinanza con la quale il gip Loredana Camerlengo ha disposto il divieto di dimora a Telese Terme per un 22enne, la mamma 54enne ed un 41enne, finiti nel mirino di una inchiesta del pm Maria Dolores De Gaudio e dei carabinieri. Per tutti l'ipotesi di reato di stalking, per il 22enne ed il 41enne anche quelle di estorsione e tentata estorsione.
Secondo gli inquirenti, alla poverina, assistita dall'avvocato Umberto Diffidenti, sarebbe stato riservato un trattamento che l'avrebbe precipitata in una condizione di ansia e paura, al punto da non uscire o di farlo in compagnia di una vicina. Le condotte contestate fanno riferimento alle espressioni che le sarebbero state rivolte con una cadenza di due volte a settimana.
“Se vuoi vivere tranquilla e dormire ci devi dare i soldi, altrimenti...”, le avrebbero urlato, sferrando calci e pugni alla porta dell'abitazione, bussando a tutte le ore. In un'occasione l'anziana si sarebbe sentita chiedere 200 euro in cambio di sesso. Durante la notte, poi, usando un attrezzo di ferro che facevano passare tra le grate della ringhiera, provocavano forti rumori.
Atteggiamenti costellati da minacce attraverso le quali la pensionata sarebbe stata costretta a consegnare ai due uomini 20- 40 euro tre volte a settimana per acquistare sigarette e pagare le bollette.
Gi indagati sono difesi dagli avvocati Salvatore Verrillo (mamma e figlio) e Claudio Fusco.