Rinviata a giudizio dal gup Vincenzo Landolfi (aggiornamento ore 17.30), come aveva chiesto il pm Flavia Felaco, Maria Elena Polese, 54 anni, di Benevento, chiamata in causa come badante di un'anziana e di un suo familiare. Per lei le accuse di lesioni gravissime, rapina e abbandono di incapace.
Difesa dall'avvocato Matteo De Longis, la donna è finita al centro di una indagine, supportata anche dall'analisi delle cellule telefoniche, per la quale nello scorso aprile è stata sottoposta agli arresti domiciliari, ai quali si trova ancora.
I fatti risalgono al 23 settembre del 2019: secondo la ricostruzione che ne hanno fatto gli inquirenti, Polese, una delle tre persone che provvedevano all'assistenza di una 83enne e di un suo familiare non autosufficiente, avrebbe somministrato all'anziana delle benzodiazepine – un farmaco ansiolitico – che le avrebbe causato uno stato di lipotimia.
In questo modo, precipitando la malcapitata nell'incapacità di volere e di agire, le avrebbe sottratto le chiavi della cassetta di sicurezza presente nell'abitazione, dalla quale avrebbe fatto sparire la somma di 25mila euro. Una brutta storia alla quale la 54enne ha sempre sostenuto la sua estraneità. Questa mattina l'udienza prelimnare, poi la decsione del giudice: il processo partirà il 7 luglio del prossimo anno.