“Non ho potuto, non voluto, aprire la chiesa”. Don Salvatore Soreca, parroco di Sant'Agnese a San Giorgio del Sannio, non nasconde il suo stupore al telefono quando lo contattiamo. Da qualche ora, da quando la storia si è inevitabilmente diffusa, il suo nome corre di bocca in bocca. Il motivo? Un problema nato in vista della celebrazione del funerale, in programma alle 17, di un'anziana.
Proveniente da San Giovanni Rotondo, il feretro è arrivato alle 14.30 a Sant'Agnese, trovando chiuso l'accesso al luogo sacro. “Mi hanno contattato, ho spiegato ai familiari, ai quali l'avevo già anticipato ieri, che dovevo fare lezione all'Istituto di Scienze religiose a Benevento e che dovevo sottopormi ad una visita neurologica. Non abbiamo un sacrestano, non possiamo permettercelo, e non potevo pretendere che una suora ottantenne spostasse i banchi per poter accogliere la bara”.
Porta chiusa, dunque, e inevitabile malumore dei congiunti della pensionata. Dove sistemare il feretro in attesa della cerimonia? La soluzione l'ha offerta un altro parroco, che ha permesso che restasse nella sua chiesa fino a quando, intorno alle 16.15, finalmente è entrato in quella di Sant'Agnese, dove i funerali si sono svolti regolarmente.
Non è mancato qualche momento di tensione e di rabbia. “Mi spiace, ma sono stato chiaro fin dall'inizio, anche stamattina, quando mi è stato comunicato, mentre ero in viaggio, che il feretro era partito da San Giovanni. Forse la ditta di onoranze avrebbe dovuto organizzarsi meglio. Avessi potuto farlo, avrei spalancato la chiesa a qualsiasi ora, ma non c'ero e non potevo fare altrimenti. Non ho potuto, non voluto”, conclude don Salvatore.