I soldi o ridammi il cellulare, i due fratelli restano agli arresti in casa

Telese Terme. Domiciliari confermati per un 24enne ed un 30enne di Benevento, fermati dalla polizia

i soldi o ridammi il cellulare i due fratelli restano agli arresti in casa
Benevento.  

AGGIORNAMENTO 22 OTTOBRE

Restano agli arresti domiciliari Matteo Lamparelli, 24 anni, ed al fratello Ivan, 30 anni, di Benevento, fermati per tentata estorsione ad un minore. E' quanto deciso dal gip Loredana Camerlengo al termine dell'udienza di convalida, nel corso della quale i due giovani, difesi dall'avvocato Gerardo Giorgione, hanno solo rilasciato dichiarazioni spontanee. Matteo ha sostenuto di essere andato a casa della parte offesa, che avrebbe minacciato, per incassare i soldi della vendita di un telefonino, mentre Ivan ha precisato di aver solo accompagnato il fratello.

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Li hanno arrestati gli agenti del Commissariato di Telese Terme per tentata estorsione. E' l'ipotesi di reato contestata a Matteo Lamparelli, 24 anni, ed al fratello Ivan, 30 anni, di Benevento.

Secondo una prima ricostruzione, avrebbero raggiunto in auto la cittadina termale perchè Matteo intendeva incassare i soldi di un cellulare venduto ad un minore. Ivan l'avrebbe lasciato presso l'abitazione di quest'ultimo e sarebbe andato via, per fare un giro in attesa di tornare a riprenderlo.

Una volta in casa dell'acquirente, il 24enne avrebbe chiesto a voce alta i 300 euro che riteneva di vantare come credito o la restituzione dell'apparecchio. Un atteggiamento, il suo, che ha preoccupato la mamma del giovane, che ha chiesto l'intervento della polizia. Matteo sarebbe stato bloccato subito, il 30enne quando è arrivato.

Dichiarati in arresto, i due indagati, che hanno nominato come difensore l'avvocato Gerardo Giorgione, sono stati sottoposti ai domiciliari su disposizione del sostituto procuratore Marilia Capitanio. Domani l'udienza di convalida dinanzi al gip Loredana Camerlengo.