Capo della Polizia Giannini a Benevento: sempre più vicini ai cittadini - FOTO

Inaugurati in città sede Associazione nazionale Polizia di Stato e slargo intitolato agente Martone

capo della polizia giannini a benevento sempre piu vicini ai cittadini foto

La nuova sede dell'Anps a pochi passi dall'arco di Traiano. Cippo commemorativo per l'agente Clemente Martone tra il Viale degli Atlantici e via Meomartini. Sicurezza dei cittadini al centro della mission della Polizia di Stato

Benevento.  

Lamberto Giannini, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza questa mattina a Benevento per due importanti eventi con un solo trait d'union: essere al fianco dei cittadini sempre.

Una visita sentita e importante quella del Prefetto Giannini che a Benevento ha partecipato prima all'inaugurazione della nuova sede dell'Associazione nazionale Polizia di Stato in via Traiano, a pochi passi dal monumento per eccellenza del capoluogo sannita. Poi tra via Meomartini e il Viale degli Atlantici ha inaugurato un cippo e uno slargo in memoria dell'agente scelto delle allora Guardia di Pubblica sicurezza Clemente Martone, 26 anni, di Benevento, morto in un tragico incidente mentre era in servizio nel maggio del 1981 a Poggiomarino, in provincia di Napoli.

Il Capo della Polizia di stato è stato accolto proprio sotto all'Arco di Traiano dal Prefetto di Benevento, Carlo Torlontano, dal Questore Edgardo Giobbi e dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella e dal presidente della Provincia, Nino Lombardi.

Nuova e prestigiosa sede del'lAnps concessa all'associazione grazie a Comune e Provincia per essere ancora di più al centro della vita dei cittadini, dei giovani. All'interno della nuova sede infatti è stato predisposto uno spazio destinato a sala conferenze e un altro per le attività associative. A Benevento il presidente nazionale Anps, Michele Paternoster, accolto dal presidente della Sezione di Benevento Romeo Formato. Associazione che, specialmente durante la pandemia, è stata conosciuta ed apprezzata a Benevento e non solo per le tante attività messe in campo contro il covid 19, a partire dagli aiuti alla gestione delle attività vaccinali con l'accoglienza e lo smistamento delle miglia di persone che dovevano vaccinarsi. Un'attività svolta con abnegazione e solidarietà al fianco delle altre associazioni presenti nel Sannio.

E' stato il Questore Edgardo Giobbi a salutare le autorità presenti e ad aprire la cerimonia. Il numero uno della Questura Sannita ha evidenziato il lavoro dei volontari dell'Anps e snocciolato alcuni dati relativi alla provincia di Benevento in termini di prevenzione: “Le persone identificate sono passate da 9mila e 30mila con oltre undicimila veicoli fermati e controllati”.

Il sindaco Clemente Mastella

A dare il benvenuto a Benevento al prefetto Lamberto Giannini è stato il sindaco Clemente Mastella che ha usato parole di apprezzamento sia per gli agenti in servizio che per i volontari dell'Anps. Il primo cittadino ha poi lanciato un accorato appello alle forze di Polizia e in questo caso al Capo della Polizia: “Sono questi momenti di disagio questi che stiamo vivendo. C'è una sorta di paura a guardare l'avvenire, c'è difficoltà. Tutto questo trova riscontro negativo anche nelle nostre piccole realtà. Temo che possa scattare una collera dei poveri come elemento dissonante rispetto alla nostra democrazia. Auguro che le forze di polizia e il nuovo governo possano operare in maniera saggia”.

Il saluto del Prefetto Giannini

“Giornata importante per l'apertura della nuova sede dell'Associazione nazionale della Polizia di Stato, per noi testimonianza forte, importante per continuare ad essere vicino alla gente anche quando si va in quiescenza. Poter fare in questa sede con i giovani e la cittadinanza per noi è davvero importante.

Altro momento saliente della giornata del capo della Polizia a Benevento è stata l'inaugurazione del monumento in memoria della guardia scelta della Polizia Clemente Martone, agente della polizia stradale, originario di Benevento morto in servizio nel 1981 a Poggiomarino. Il direttore generale della Pubblica Sicurezza con il sindaco, il Questore e il Prefetto, ha scoperto il cippo intitolato al giovane agente: “Molto importante ricordare i nostri caduti. Non solo un culto della memoria ma la carne viva della Polizia di Stato. Grazie alla città e alla provincia di Benevento per questo riconoscimento. Significa che c'è un legame”.

Sicurezza e controlli

Controlli e servizi in aumento nel Sannio come ha rimarcato il Questore Giobbi. Ed in merito il prefetto Giannini ha rassicurato: “Cercheremo di fare di più con nuovi arruolamenti e guardiamo con attenzione anche alla provincia di Benevento. Fondamentale dare una risposta sempre più forte ai cittadini” ha rimarcato il prefetto Giannini che ha poi ricordato l'impegno della Polizia di Stato durante il terribile periodo caratterizzato dalla pandemia: “Siamo scesi in strada per e al fianco dei cittadini. Oltre la metà dei nostri uomini e delle nostre donne hanno contratto il virus durante i tanti servizi svolto e purtroppo 20 nostri colleghi hanno anche perso la vita per il Covid. Il tutto per garantire la massima vicinanza ai cittadini. Lo facciamo ogni giorno e continueremo sempre”.

Il ricordo dell'agente Clemente Martone

La guardia scelta di Pubblica sicurezza Clemente Martone, originario di Benevento, morì il 6 Maggio a Poggiomarino, in provincia di Napoli, in seguito ad un incidente stradale avvenuto in servizio. Martone era impegnato in un servizio di scorta a una gara ciclistica a bordo della motocicletta della Polizia Stradale. All'altezza di Poggiomarino nel superare un autotreno, evidentemente per segnalare il pericolo, perse il controllo della moto e rovinò sull'asfalto e contro il tir. Inutile, purtroppo, la rosa in ospedale a Sarno. Il suo cuore cessò di battere per sempre poco dopo.

Lascio due figli in tenera età. Uno di loro, Raffaele Martone, ha indossato la stessa divisa del papà. Oggi in servizio a Benevento ha preso la parola per salutare e ringraziare la Polizia di Stato, l'Anps, il Comune e la Provincia: “Con il suo straordinario atto di coraggio è stato e rimarrà sempre un eroe con eccezionali virtù. Avevo solo tre anni ma attraverso le testimonianze dei familiari e leggendo i giornali di quei tempi in me resta viva la figura di mio padre. Ad oggi conservo vaghi ricordi di tristezza e solitudine che ho accettato e superato grazie ai miei familiari, agli amici e al dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno”.