Torna in libertà il dottore Antonio Piscopo (avvocato Gigi Ferrante), 68 anni, che lo scorso 4 ottobre era finito agli arresti domiciliari per fatti che si sarebbero verificati mentre era direttore del reparto di Ortopedia del Fatebenefratelli, ospedale per il quale da due anni lavora come professionista esterno.
Il Riesame ha infatti accolto il ricorso della difesa ed ha annullato l'ordinanza adottata dal gip Loredana Camerlengo su richiesta del pm Assunta Tillo.
Nel mirino del legale l'assenza di attualità, la qualifica di pubblico ufficiale attribuita a Piscopo e la mancanza di elementi a supporto delle accuse.
Come si ricorderà, il professionista si era avvalso della facaoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia.
L'inchiesta della guardia di finanza ha prospettato a suo carico le ipotesi di reato di corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. La tesi degli inquirenti è che il medico avrebbe ricevuto “denaro o altre utilità per compiere atti contrari ai doveri di ufficio, consistiti nell’acquisto di protesi riconducibili alle ditte rappresentate da due persone, una delle quali deceduta – l'altra è indagata a piede libero-.
L'attività investigativa era stata innescata, nell'aprile del 2018, dal ritrovamento, all'interno del palazzo di giustizia di Benevento, di un plico contenente un registratore con 21 tracce audio di colloqui tra due persone, e dall'arrivo, alla guardia di finanza di Napoli, di un esposto accompagnato dalle stesse registrazioni.