Sono un brav'uomo, non ho mai fatto ciò di cui sono accusato. Ho sempre fatto il muratore, fino a quando, per problemi cardiologici, ho dovuto abbandonare. Rispondendo alle domande delle parti – pm Flavia Felaco -, si è difeso così l'ultracinquantenne, residente in un centro poco distante da Benevento, accusato di aver abusato di una nipotina, all'epoca undicenne, costringendola a subire atti sessuali.
Assistito dagli avvocati Vincenzo Regardi e Vincenzo Mastronardi, l'imputato ha affermato che lui e la moglie, anch'ella ascoltata questa mattina, andavano un paio di volte alla settimana a casa della minore e della sorellina, per far loro compagnia dall'uscita dalla scuola al ritorno dal lavoro della madre. Stavamo sempre tutti insieme nella stessa stanza, non sono mai rimasto da solo, ha concluso.
I fatti risalgono al 2015 al 2016, in un arco temporale di tre mesi: secondo gli inquirenti, mentre dormiva nel letto matrimoniale, lui le avrebbe palpeggiato il seno e le avrebbe toccato le parti intime. In altre occasioni, invece, si sarebbe strusciato su di lei, l'avrebbe baciata sulle labbra e si sarebbe fatto masturbare, ripetendole, in continuazione, “ti amo”.
L'indagine della Squadra mobile era stata avviata dopo la denuncia presentata nell'agosto del 2018 dai genitori della minore – si sono costituiti parti civili con l'avvocato Carmine Cavuoto -, sulla scorta delle confidenze che la ragazzina aveva fatto in precedenza ad una sociologa che ha deposto come consulente del Pm.
Prossima udienza il 20 aprile del prossimo anno.