Droga nascosta nel condizionatore, cinque condanne con rito abbreviato

Benevento. Nel settembre del 2021 l'operazione del Commissariato a Telese Terme

droga nascosta nel condizionatore cinque condanne con rito abbreviato
Benevento.  

Tutte condannate con rito abbreviato le cinque persone di Telese Terme arrestate nel settembre del 2021 – sono ai domiciliari - in una inchiesta antidroga condotta dagli agenti del Commissariato.

Queste le pene stabilite dal gup Pietro Vinetti: 4 anni, 3 mesi e 10 giorni ad Alfonso Grego, 48 anni; 4 anni, 4 mesi e 20 giorni ad Antonio Greco, 38 anni; 4 anni e 2 mesi a Vincenzo Grego, 22 anni; 4 anni a Giacommina De Rosa, 38 anni, 4 anni, 1 mese e 10 giorni a Virginia Buccino, 46 anni, di Telese.

Il pm Marilia Capitanio aveva proposto 4 anni e 8 mesi per Alfonso Grego, 4 anni e 2 mesi per De Rosa e Buccino, 5 anni per Antonio Greco, 4 anni e 4 mesi per Vincenzo Grego, mentre l'avvocato Antonio Leone dopo aver eccepito l'inutilizzabilità dei riconoscimenti fotografici, aveva sollecitato l'assoluzione e, in subordine, il riconoscimento della modica quantità, anche alla luce dei mancati accertamenti dell'Arpac. Il giudice si è riservato la decisione sull'istanza di revoca della misura a carico degli imputati avanzata dal loro difensore.

Nel mirino degli inquirenti erano finiti una serie di episodi di cessione, con costi da 30 a 50 euro per ogni dose, di cocaina e crack tra febbraio e maggio Il provvedimento restrittivo, epilogo di una indagine supportata dalle dichiarazioni di un acquirente, dalle intercettazioni telefoniche e dalle immagini delle telecamere installate nei pressi della casa dei Grego, era stato adottato sul presupposto del pericolo di reiterazione del reato, alla luce del “lungo arco temporale delle condotte che avrebbero perpetrato e dell'abitualità delle stesse" da parte degli indagati, “un solido punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona”.

Attenzione puntata anche sui rapporti che esisterebbero con “personaggi di San Felice a Cancello dai quali verrebbero acquistati gli stupefacenti”, e sul modus operandi: “nella maggior parte dei casi - aveva scritto il Gip -gli indagati erano soliti prelevare dal capanno degli attrezzi uno scaletto in alluminio e portarsi sul retro del vano cucina annesso all'abitazione principale, ove si intravedeva una mano armeggiare vicino al motore del condizionatore posizionato sul muro. E' significativa la circostanza che ogni volta, subito dopo essersi recati nel vano posteriore della cucina, gli indagati uscissero in macchina, apparendo altamente probabile che occultino la sostanza stupefacente proprio nel vano condizionatore”.

Un vano nel quale, come si ricorderà, durante la perquisizione eseguita al momento dell'esecuzione dell'ordinanza, i poliziotti avevano rinvenuto 250 grammi di hashish, oltre 30 di cocaina, 79 di crack costati l'arresto bis, in flagranza, sempre ai domiciliari, poi confermati, per i due Grego e Buccino.