Non può dimorare nella provincia di Benevento, l'appartamento nel quale in una contrada del capoluogo sarebbe stata esercitata l'attività di prostituzione è stato sequestrato. Sono le misure disposte dal gip Pietro Vinetti a carico di una 46enne di nazionalità colombiana – conosciuta come “Irene” -, finita nel mirino di una indagine del pm Giulio Barbato e della Squadra mobile.
Gli agenti del vicequestore Flavio Tranquillo le avevano fatto visita lo scorso 9 aprile, quando avevano sorpreso due cittadine sudamericane ed un 50enne della città che stava attendendo il suo turno. Quest'ultimo, dopo aver fornito le proprie generalità, era stato costretto ad andar via a capo chino, imprecando alla malasorte.
Difesa dall'avvocato Albina De Nisi, la 46enne, proprietaria dell'immobile, era stata denunciata per una ipotesi di favoreggiamento della prostituzione: una contestazione alla quale si era aggiunta quella di detenzione illegale di munizioni, prospettata perchè nel corso della perquisizione era stata rinvenuta una cartuccia calibro 9 parabellum.
Il blitz era scattato dopo le segnalazioni di alcuni residenti, relative al continuo via vai di uomini che, ascoltati come testimoni, avevano ammesso di aver raggiunto quell'abitazione per fare sesso a pagamento (con tariffe dai 50 ai 150 euro). Attirati da annunci e foto esplicite sul web