Vanno talmente veloce che è difficile tenere loro testa. 'Cavallini e cavalline' imbizzarriti hanno abbandonato la loro andatura lenta e corrono che è una bellezza per provare a tirare anch'essi il carro dei possibili vincitori. E' sempre più affollato, il carro: il cartello che recita 'sold out' è già stato esposto, ma uno spazietto, un anfrattuccio si trova sempre, dai. Mica vorrete lasciare a terra, delusi, quanti da qualche settimana stanno facendo di tutto, dopo aver attraversato o quasi l'arco costituzionale, per poter essere annoverati nella schiera di coloro ai quali i risultati delle elezioni potrebbero legittimamente sorridere.
Non è la prima volta, è sempre successo, soprattutto dopo la sparizione dei partiti di massa e la parcellizzazione dell'offerta politica. In campo ci sono tantissime formazioni, alcune improponibili, abbarbicate alle capacità di chi le guida di presentarsi come il nuovo che avanza. Di nuovo, ad onor del vero, c'è pochissimo: gira e rigira, nomi e volti sono sempre gli stessi che hanno governato, a turno, negli ultimi venti anni, ai quali, da qualunque parte si osservi la situazione, interessa stabilire diversi rapporti di forza.
A deciderli saranno gli elettori, soprattutto quella fascia di essi che da un decennio sta fluttuando nel campo definito populista, determinando improvvisi e rapidissimi ingrassamenti, e altrettanti dimagrimenti, del consenso. Regolare: se prometti la luna e poi non la dai a chi ti ha creduto, la delusione è immediata e sfocia nella ricerca di ulteriori illusioni. I cittadini hanno di fronte una marea di problemi che per nessuno sarà semplice risolvere. Perchè, quando le urla della propaganda saranno finalmente silenziate, bisognerà menare le mani ed agire concretamente, pensando al bene di un intero Paese che pretende risposte.
Serviranno autorevolezza e competenza, le parole d'ordine e gli slogan saranno accantonati. Nel frattempo, godiamoci lo spettacolo dei 'cavallini e della cavalline' che trottano all'impazzata, immaginando, magari, di essere gratificati al momento giusto con uno zuccherino. Io li sento nitrire, e voi?