Allontanato dalla casa familiare, non potrà avvicinarsi alla moglie. E' la misura ordinata dal gip Gelsomina Palmieri nei confronti di un 30enne di nazionalità straniera, residente a Benevento, indagato per maltrattamenti ai danni della moglie.
E' stata la denuncia della donna, assistita dall'avvocato Fabio Russo, ad innescare una inchiesta della Squadra mobile dalla quale, attraverso l'escussione da alcune persone informate sui fatti, come i vicini, che avevano riferito di aver visto il corpo della malcapitata coperto da ematomi e lividi, e l'analisi dei messaggi che l'uomo le avrebbe inviato, sarebbero emersi i comportamenti del 30enne. Secondo gli inquirenti, anche alla presenza della figlia, e in alcune occasioni sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, l'avrebbe pesantemente ingiuriata (“Sei una bastarda, una p...”) e percossa quotidianamente.
Condotte che avrebbe mantenuto dal giugno del 2021, accompagnate dalla minaccia di rovinarla e di toglierle la figlia, e di pagare qualcuno nel loro Paese di origine per ucciderla. Non è finita: lui non l'avrebbe fatta uscire se non per esigenze familiari, in una circostanza le avrebbe lanciato un coltello contro e le avrebbe sputato in faccia. Nello scorso aprile lei, che fino a quel momento non lo aveva fatto per paura delle conseguenze, si era rivolta alla polizia. Lui, nel frattempo, era volato in Marocco, da dove è rientrato ieri, trovandosi di fronte, all'arrivo in aeroporto, i poliziotti che gli hanno notificato l'ordinanza. È difeso (aggiornamento 7 settembre) dall'avvocato Antonio Leone.