Materasso incendiato nel carcere di Airola, l'ira del Sappe: serve un'ispezione

Il sindacato torna a denunciare situazioni ed eventi critici e chiede immediato intervento ministero

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Benevento.  

Momenti di tensione ieri pomeriggio all'interno del carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, per un materasso dato alle fiamme da un giovane detenuto. L'ennesima denuncia di un evento critico arriva dal Sappe. Come denuncia Sabatino De Rosa, vice Coordinatore regionale campano per il settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “ieri nel carcere minorile di Airola vi è stata l’ennesima giornata da dimenticare per la Polizia Penitenziaria. Verso le 17.30 un detenuto nordafricano ha dato fuoco al materasso della sua cella”.

Provvidenziale l'intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio che, “pur numericamente ridotto in quantità – rimarca De Rosa -, sono intervenuti in tempo, dando l’allarme ed assicurando i primi interventi. Ancora una volta la professionalità e la prontezza della Polizia Penitenziaria ha evitato il peggio. A loro va l'apprezzamento e la solidarietà del Sappe, primo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che per l'ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri campane, per adulti e minori”. Dal sindacato poi anche un'altra denuncia: “In serata, poi, la struttura minorile è rimasta senza acqua e corrente elettrica per diverse ore”.

Episodi che fanno nuovamente accendere i riflettori del sindacato sulle “pessime condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria. Non si conoscono – spiegano dal Sappe - ancora le ragioni ed i motivi del folle gesto, ma quello che è certo che in tutto il carcere minorile erano di servizio solamente quattro unità di Polizia, compresa portineria e preposto: ogni agente aveva due Reparti, molto al di sotto della soglia minima di sicurezza. Un problema già esposto ampiamente in precedenza, ma i vertici dell’IPM... Il comandante di Reparto, figura centrale per una organizzazione del lavoro efficace e funzionale e che dovrebbe stare all’IPM in pianta stabile, vi è in realtà solamente alcuni giorni a settimana: i servizi non funzionano, ovvero i poliziotti addetti ai Reparti sono sempre al di sotto del limite minimo di sicurezza. Nelle maggior parte dei giorni la Sorveglianza generale del carcere è affidata anche ad un agente scelto...”. Organizzazione del lavoro al centro della denuncia dle sindacato che chiede un intervento delle autorità ministeriali “con la massima sollecitudine, con una ispezione interna”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, sollecita interventi ministeriali: “Si intervenga al più presto perché il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo. Non si può continuare così, senza un minimo di sicurezza per i colleghi che vanno a lavorare e non sanno se e quando ritorneranno a casa, senza contusioni o quant’altro. Mi preoccupa questo nuovo grave episodio avvenuto nel carcere minorile di Airola. Restano inascoltate le nostre segnalazioni al Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità di Roma sulle disfunzioni e sugli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività delle carceri campane e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una significativa carenza di organico”.