Ha escluso di aver tormentato l'ex moglie, di averle inviato, per metterle paura, la foto di una loro connazionale assassinata dal suo convivente. Assistito dall'avvocato Fabio Russo, si è difeso così, dinanzi al gip Pietro Vinetti, il 47enne di nazionalità romena, residente a Paduli, da tre giorni sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi che frequenta.
L'uomo ha precisato di essersi visto con la donna fino a poco tempo fa: lei – ha aggiunto – veniva a prendersi i soldi per i nostri figli, l'unico argomento dei messaggi che le mandavo, con l'obiettivo di capire se stessero bene.
Secondo il sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa ed i carabinieri, l'indagato, già rinviato a giudizio per maltrattamenti, l'avrebbe contattata ripetutamente per chiederle di rimettere la querela sporta nei suoi confronti, poi le avrebbe spedito via Whatsapp quella terribile immagine.
In un'occasione avrebbe alluso alla possibilità di far male ai loro figli, in un'altra si sarebbe presentato ubriaco presso l'abitazione della donna ed avrebbe preteso la restituzione delle chiavi dell'auto. Infine, l'avrebbe minacciata di provocare un incidente stradale ai suoi danni mentre rientrava in macchina a casa.