Non doversi procedere perchè l'imputato è incapace di intendere e di volere, così come accertato da una perizia psichiatrica chiesta dalla difesa ed affidata al dottore Teofilo Golia. E' la sentenza del giudice Daniela Fallarino al termine del processo a carico di di un 53enne di Benevento – è stato assistito dall'avvocato Fabio Russo -, spedito a processo per atti osceni in luogo pubblico.
L'accusa era relativa ad un episodio accaduto il 28 ottobre del 2017, in un palazzo nel quale abitano sia l'imputato, sia una donna, rappresentata dall'avvocato Enzapaola Catalano.
Secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti, dopo aver raggiunto l'appartamento della malcapitata, che si trovava all'interno con la sua bimba, si sarebbe fermato dinanzi alla porta d'ingresso e si sarebbe masturbato. Un gesto di autoerotismo accompagnato da una serie di frasi squallide indirizzate alla poverina (“Se apri ti faccio vedere, ti sbatto sul letto...”), che era rimasta comprensibilmente turbata da quei comportamenti, che aveva denunciato.