"Favoreggiamento prostituzione in affittacamere", arrestati una 61enne e figlio

Benevento. Ai domiciliari Carmelina Vene, di Montesarchio, e 24enne. Sequestrate 2 case in città

favoreggiamento prostituzione in affittacamere arrestati una 61enne e figlio
Benevento.  

Favoreggiamento della prostituzione: è l'ipotesi di reato per la quale sono finiti agli arresti domiciliari Carmelina Vene, 61 anni, di Montesarchio, ed il figlio Biagio Antonelli, 24enne, che studia fuori regione.

Per entrambi una ordinanza di custodia cautelare adottata dal gip Pietro Vinetti, sul presupposto del pericolo di reiterazione del reato, in una inchiesta dei carabinieri della Compagnia di Benevento che, dopo la segnalazione di un cittadino, ha messo nel mirino, nel capoluogo, una struttura ricettiva extralberghiera – affittacamere 'Casa vacanze' e un appartamento, sempre in città, che sarebbe stato dato in locazione – si legge in una nota a firma del procuratore Aldo Policastro- “a scopo di esercizio di una casa di prostituzione”.

L'attività investigativa dei militari del Nucleo operativo e radiomobile, supportata da servizi di osservazione, da intercettazioni telefoniche su più utenze e dall'escussione dei clienti, avrebbe consentito di acquisire “gravi indizi a carico della donna, che gestiva di fatto l’attività, teneva i contatti con le persone esercenti la prostituzione, ne organizzava i turni di regola settimanali, sovente ne curava gli spostamenti, favoriva la compresenza di più persone nell’appartamento - ciascuna nella propria camera da letto, cercando di soddisfare le richieste delle singole persone quanto alle compagne di appartamento -, puliva i locali al termine di ciascun turno, concordava il prezzo del soggiorno e riscuoteva il denaro, tollerando che le persone pubblicassero fotografie dell’appartamento sui siti di incontri ove offrivano prestazioni sessuali a pagamento”.

Attenzione puntata, poi, sul figlio, che secondo gli inquirenti, avrebbe “curato la parte burocratica, registrando le presenze presso la struttura ricettiva e predisponendo le fatture, nonché stipulando contratti di locazione del secondo immobile, scritti o verbali, di durata breve, dai sette ai quattordici giorni”, nella presunta “consapevolezza dell’attività di prostituzione esercitata dalle persone soggiornanti negli immobili medesimi”.

Sequestrati i due appartamenti, “atteso che gli stessi hanno costituito e costituiscono tuttora, uno degli strumenti adoperati dai prevenuti per favorire l’attività di meretrici”. I due indagati sono difesi dall'avvocato Mario Tomasiello.