E' un processo nato dall'inchiesta su un dramma che affonda le sue radici nel passato. Si è concluso questa mattina con l'assoluzione dell'imputata perchè il fatto non sussiste: epilogo giudiziario di una storia iniziata l'8 maggio del 2015. Quando un 50enne di Benevento, presidente di una cooperativa sociale, era uscito di casa ed aveva fatto perdere le sue tracce.
Era al volante di una Lancia Lybra, ritrovata nei pressi di un ponte alla contrada Scafa dopo la segnalazione di un residente nella zona. Le ricerche erano state immediatamente avviate anche con l'ausilio di unità cinofile, elicotteri e gommoni con i quali era stato perlustrato più volte il corso d'acqua, ma per alcuni giorni non avevano dato risultati. Fino al 13 maggio, quando il fiume Calore aveva restituito il corpo senza vita del 50enne, a circa 800 metri dal punto in cui era ferma l'auto. A dare l'allarme erano stati due operai di un impianto per la produzione di cemento.
La salma era stata recuperata dai vigili del fuoco del Nucleo Saf (Soccorso alpino fluviale) e poi trasportata all'obitorio del Rummo, dove nei giorni succesivi, su incarico del sostituto procuratore Ilaria Gaudino, il medico legale, la dottoressa Monica Fonzo, aveva eseguito l'autopsia alla presenza del dottore Pierluigi Vergineo, consulente della famiglia della vittima.
L'indagine dei carabinieri non aveva tralasciato alcuna pista, anche se la più accreditata era stata quella di un gesto estremo compiuto dall'uomo. Nel mirino degli inquirenti era finita anche l'attività della cooperativa: un troncone per il quale era stata chiamata in causa Livia Antonietta Iannella. Il motivo? L'esistenza di alcuni bonifici della cooperativa, per un importo di 15mila euro, sui conti correnti della donna, titolare a Torrecuso di una pizzeria gestita dall'allora compagna.
Da qui l'accusa a suo carico di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, completamente caduta. Perchè il Tribunale, in lnea con la richiesta non solo dell'avvocato Angelo Leone, ma anche del pm Assunta Tillo, l'ha assolta perchè il fatto non sussiste.