Dovrà stabilirne la capacità di intendere e di volere e quella di stare in giudizio, la pericolosità sociale e la compatibilità tra le sue condizioni con il regime carcerario. E' il compito che attende il dottore Fernando Melchiorre, al quale questa mattina il giudice ha affidato l'incarico di procedere ad una perizia psichiatrica su Mario Fabbricatore (avvocato Claudio Fusco), 36 anni, di Benevento, arrestato dalla Mobile lo scorso 22 maggio per i colpi di pistola sparati all'interno della sua abitazione in via Bosco Lucarelli e, poi, in strada, dove si era accasciato in preda ad un malore che aveva richiesto il trasporto in ospedale.
La perizia è stata disposta nell'incidente probatorio sollecitato dal pm Marilia Capitanio, il 13 luglio lo specialista illustrerà le sue conclusioni.
Oltre a una Beretta calibro7.65, clandestina, e a bossoli e proiettili, erano stati rinvenuti e sequestrati anche un coltello che l'uomo stringeva tra le mani e 25 grammi di cocaina custoditi in casa.
Durante la convalida dell'arresto, Fabbricatore era apparso in evidente stato confusionale: aveva dichiarato che tutto era accaduto di notte ( e non nel tardo pomeriggio), come reazione alla presenza di uno sconosciuto entrato nell'appartamento in cui vive da solo. Aveva sostenuto di aver trovato la pistola nella zona del fiume, senza ricordare di essersi sentito male.
Il gip Camerelngo l'aveva lasciato in carcere, definendo "urgenti” gli accertamenti psichiatrici, da compiere al "fine di valutare, come anche richiesto dal difensore, la possibilità di protrarre la detenzione ovvero procedere al trasferimento preso idonea struttura di cura atteso lo stato di tossicodipendenza in soggetto già in cura presso il CIM di Benevento".