Inchiesta Ciccopiedi, no a ricorsi di alcuni imprenditori contro sequestro beni

La decisione del Riesame. Corsini, dissequestrati dal Pm i conti correnti di due società

inchiesta ciccopiedi no a ricorsi di alcuni imprenditori contro sequestro beni
Benevento.  

Respinti dal Riesame i ricorsi presentati contro il sequestro di beni e denaro operato dalla guardia di finanza a carico di alcune delle ventisei persone coinvolte nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo sul trasferimento in Bulgaria attraverso lo studio Ciccopiedi di una serie di imprese, con l'obiettivo di sottrarle – sostiene l'accusa – al pagamento delle imposte e sottrarne i patrimoni al sequestro e a procedure fallimentari e /o esecutive.

Il rigetto dei ricorsi ha riguardato, in particolare, Rita Puzio, 59 anni, Antonio Puzio, 55 anni, Giuseppe Puzio, 34 anni, di Benevento, Roberto Gambuti, 37 anni, di Telese, Domenico Miele, 59 anni, di Varese, Claudio Calenda, 25 anni, di Brusciano, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Vincenzo Sguera ed Andrea Verdicchio. Si tratta di alcuni di coloro che sono stati tirati in ballo con Leonardo Ciccopiedi, per il quale qualche giorno fa l'annullamento del sequestro è stato stabilito solo per due capi dell'imputazione  provvisoria.  Per qualcuno di loro il Pm ha dissequestrato le somme eccedenti il sequestro.

Ha invece rinunciato al ricorso, perchè il Pm ha direttamente dissequestrato, su richiesta dei legali, i conti correnti di due società, la difesa, rappresentata dagli avvocati Antonio Castiello e Mario Izzo, di Valter Claudio Corsini, 55 anni, di Amorosi, uno degli otto destinatari dell'interdizione per 12 mesi dall'esercizio dell'attività professionale e d'impresa disposta dal gip Gelsomina Palmieri con una ordinanza che il 16 giugno sarà discussa dinanzi al Riesame di Napoli.