Il sole picchia che è una bellezza, ma c'è più gente rispetto al passato, e non quello immediatamente prossimo dell'emergenza sanitaria. Con gli immancabili telefonini alcuni residenti fotografano e riprendono dai balconi delle loro abitazioni quanto succede in piazza Castello. Si festeggiano i 76 anni di vita della Repubblica italiana, il copione è immancabilmente lo stesso. L'inno di Mameli e le note struggenti del silenzio contrappuntano l'alzabandiera e l'onore reso ai caduti con una corona depositata ai piedi del Monumento a loro dedicato. Fa caldo, i più entusiasti sono ovviamente i bambini, mentre chi è là con l'età viaggia con la memoria a ritroso.
Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella riecheggia attraverso la voce del prefetto Carlo Torlontano. Parla dell'impegno per la pace contro la guerra che bussa alle porte della nostra tranquillità e, in molti casi, della nostra indifferenza; richiama, definendola “un esempio”, l'accoglienza agli ucraini fuggiti dal loro Paese aggredito ed invaso dalla Russia, e la necessità di riflettere ancora sui valori costituzionali, ai quali ispirare il nostro contributo.
Torlontano ringrazia tutti, ricorda con un dato statistico (“Dal maggio 2021 al maggio 2022 abbiamo fatto in media una riunione a settimana”) l'impegno profuso in materia di ordine e sicurezza pubblica, e rimarca lo sforzo delle amministrazioni locali.
Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, evidenzia che “mentre festeggiamo la compiutezza della pace, anche senza l'emozione popolare, dobbiamo fare i conti con i bagliori della guerra”, e lancia una stoccata a Matteo Salvini, senza citarlo, a proposito della sua intenzione, poi abortita, di un viaggio in Russia. Perchè – afferma, “la politica estera la fa il governo, non il singolo”.
Nino Lombardi, vicepresidente della Provincia, indica nel 2 giugno del 1946 il momento in cui “fu riconosciuta la dignità civile dei cittadini” ed esprime preoccupazione “per i tempi ristretti del Pnrr, che creerà opportunità di rilancio che bisogna saper cogliere”.
Fa caldo, meglio cercare un po' d'ombra. Nel frattempo, viva la Repubblica italiana.