"Truffa sul bonus cultura 18 App", in libertà il 22enne di Guardia Sanframondi

Il Gip di Napoli dispone l'obbligo di firma per Marco Amedeo Sanzari, che era finito ai domiciliari

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Benevento.  

Rimesso in libertà, con l'obbligo di firma, il 22enne Marco Amedeo Sanzari, di Guardia Sanframondi, che lo scorso 26 maggio era finito agli arresti domiciliari per una ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla truffa sul bonus cultura 18 App del valore di 500 euro.

Assistito dall'avvocato Danilo Riccio, il giovane era stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare – sedici i destinatari – adottata in una inchiesta della Procura e della guardia di finanza di Napoli dal gip Antonio Baldassarre. La sostituzione degli arresti con una misura meno affittiva è arrivata dopo l'interrogatorio di garanzia: un appuntamento nel corso del quale il 22enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre la difesa, oltre a documentare la sua incensuratezza e quella dei suoi familiari, ha sottolineato l'assenza di qualsiasi conoscenza e di qualsiasi rapporto di Sanzari con gli altri indagati sottoposti a misura, con l'esclusione del commerciante napoletano con il quale, dopo aver scaricato l'App e preso il bonus, sarebbe entrato in contattato con l'intenzione di acquistare un computer.

Un prodotto non incluso nella lista di quelli che era possibile comprare: un ostacolo che l'interlocutore gli avrebbe proposto di saltare. In che modo? Trattenendo 150 euro come tasse da versare allo Stato e restituendogli i restanti 350 euro. Una soluzione che il 22enne avrebbe accettato, indicando, come conto corrente sul quale ricevere la somma, quello del genitore, per questo indagato per riciclaggio. Inoltre, avrebbe procacciato una serie di amici della zona, ai quali avrebbe illustrato l'iter che aveva seguito.