"L’esercizio del diritto di difesa è sacro ed inviolabile ma altrettanto sacro ed inviolabile è l’esercizio della giurisdizione che compete esclusivamente al giudice naturale precostituito per legge. La rigorosa osservanza di tali principi costituzionali impone, nella dialettica processuale, il riconoscimento formale e sostanziale dei rispettivi ruoli".
E' l'incipit della nota a firma del presidente della sezione di Benevento dell'Anm, il sostituto procuratore Assunta Tillo, che interviene sullo scontro tra il giudice Loredana Camerlengo e l'avvocato Angelo Leone.
"I rapporti tra la magistratura beneventana e l’avvocatura - si legge - sono stati sempre improntati a tali principi e perciò stupisce, e non poco, come un episodio isolato e circoscritto, i cui contorni sono ancora da chiarire, abbia potuto produrre una reazione così eclatante da parte degli organismi dell’avvocatura fondata su un’istruttoria all’evidenza sommaria e unilaterale. Un approfondimento preventivo con la interlocuzione con chi ha la responsabilità dell’ufficio avrebbe molto probabilmente consentito di accertare le ragioni della reazione del giudice, che si ricorda ha la disciplina dell’udienza e ha il dovere di garantire il suo ordinario svolgimento, e di comporre la frizione avutasi in aula".
D’altra parte, aggiunge Tillo, "non si è avuto modo di registrare mai episodi o comportamenti dei giudici limitanti le funzioni svolte dai difensori né atteggiamenti aggressivi e prevaricatori degli avvocati, il cui garbo conosciamo ogni giorno nelle aule di udienza.
Stupisce ancora di più che un singolo episodio sia stato assunto a pretesto per screditare, in maniera generalizzata, generica e infondata, la magistratura giudicante dell’ufficio GIP/GUP di Benevento, rappresentando la esistenza di uno scontro, del tutto inesistente, tra avvocati e giudici beneventani".
Da qui la "piena solidarietà ai giudici del Tribunale di Benevento e segnatamente a quelli dell’ufficio GIP/GUP, con la serena certezza che prosegua il dialogo franco, costruttivo e leale che connota i rapporti con il foro di Benevento e anche in questa occasione opportunamente avviato, in relazione a queste vicende, su iniziativa del Presidente del Tribunale di cui si ha notizia dalla stampa"