Riciclaggio auto rubate: ordinanza confermata per 3 sanniti, un'altra annullata

Il Riesame per le tre persone di Arpaise e una di Roccabascerana

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Benevento.  

AGGIORNAMENTO 17 GIUGNO

La conferma  dell'ordinanza per Felice Covino,  46 anni, Fulvio Covino, 22 anni, di Arpaise,sottoposti all'obbligo di firma, e per Rinaldo Parrella, 36 anni, di Roccabascerana, finito ai domiciliari; l'annullamento dell'ordinanza, invece, per Ilario Covino, 24 anni,  anch'egli all'obbligo di firma. Sono le decisioni del Riesame sui ricorsi presentati dagli avvocati Mario Cecere, Pierluigi Pugliese e Salvatore Pignatiello. 

 

AGGIORNAMENTO 3 GIUGNO

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al Gip, nell'interrogatorio di garanzia, Felice Covino,  46 anni, Fulvio Covino, 22 anni, e Ilario Covino, 24 anni,  di Arpaise, difesi dagli avvocati Mario Cecere, Pierluigi Pugliese e Salvatore Pignatiello. Stessa scelta er Rinaldo Parrella, 36 anni, di Roccabascerana, finito ai domiciliari.

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Undici persone in carcere, tre ai domiciliari – tutte delle province di Caserta e Napoli - e quattro all'obbligo di dimora. Sono i numeri dell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere e dei carabinieri di Caserta sfociata nell'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare adottata in relazione ad una presunta associazione per delinquere finalizzata al furto, alla riocetazione ed al riciclaggio di auto rubate.

Tra gli indagati figurano anche quattro sanniti, tre dei quali sottoposti all'obbligo di dimora: Felice Covino,46 anni, Fulvio Covino, 22 anni, e Ilario Covino, 24 anni,  di Arpaise, difesi dagli avvocati Mario Cecere, Pierluigi Pugliese e Salvatore Pignatiello.

Tutti erano rimbalzati già all'onore delle cronache nel 2019, quando erano stati fermati, al pari di altre due persone, alla frazione Terranova, in un garage di proprietà della famiglia Covino, dove, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era in corso lo smontaggio di un'auto rubata il 10 febbraio nel parcheggio del centro commerciale Campania, a Marcianise. Una vicenda definita in primo grado con tre condanne e due assoluzioni.

Nel provvedimento restrittivo si fa riferimento a 84 furti di macchine compiuti tra gennaio 2018 e febbraio 2019 soprattutto a Caserta e Santa Maria Capua Vetere, ma anche a Napoli, in più centri della sua provincia e di quele di Avellino e Benevento. L'inchiesta, supportata da intercettazioni, avrebbe consentito di ricostruire il modus operandi: le veture sarebbero state smontate ed i pezzi immessi sul mercato.