Gli addetti ai lavori, coloro che da sempre investigano sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti a Benevento, spiegano come molto spesso l'arrivo di un carico di 'roba' sia 'salutato', a mò di segnale per gli interessati, dall'esplosione di qualche fuoco di artificio nelle zone in cui si svolge l'attività. I botti erano probabilmente pronti anche tre giorni fa, quando sono però rimasti al loro posto.
Perchè, chi attendeva quel chilo di cocaina con una percentuale altissima di principio attivo, nascosto nel sedile posteriore di un'auto,è rimasto a bocca asciutta. Il viaggio che avrebbe dovuto trasportarla nel capoluogo sannita si è infatti interrotto a Montesarchio, con l'arresto di due persone provenienti da fuori regione operato dai carabinieri. Impossibile o quasi pensare che sia stato il risultato di un controllo casuale, più realistico è immaginare che i movimenti fossero monitorati.
Qualunque sia stata la strada percorsa, resta il dato relativo al sequestro di un quantitativo di droga che, opportunamente tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato un bel po' di soldini, per un valore stimato in centinaia di migliaia di euro. Un danno consistente per chi di quella cocaina aveva commissionato l'acquisto: fosse giunta in porto, a Benevento avrebbe 'nevicato' .
Non è la prima volta che capita, ovviamente, a conferma di quanto siano purtroppo diffusi nelle nostre realtà il consumo e la vendita degli stupefacenti: un affare che, nonostante le indagini ed i blitz delle forze dell'ordine, continua ad essere remunerativo, incrociando domanda ed offerta.