Due anni e 10 mesi, contro i 4 anni proposti dal Pm. E' la condanna con rito abbreviato decisa dal gup Loredana Camerlengo, dopo aver qualificato l'accusa nell'ipotesi più lieve, per Angela Fusco (avvocato Valerio Alfonso Stravino), 47 anni, di Solopaca, che tra l'ottobre del 2020 e il febbraio dell'anno successivo era stata colpita da due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari – era poi tornata in libertà-, adottate in una indagine antidroga del sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro e dei carabinieri.
Nella prima occasione Fusco era stata fermata perchè ritenuta la presunta responsabile di una sorta di servizio di recapito a destinazione degli stupefacenti dopo l'accordo stretto telefonicamente. Kobrett, eroina, marijuana, hashish e cocaina che sarebbero state indicate come confezioni di “sciroppo”, uno dei termini utilizzati nelle conversazioni telefoniche intercettate, e che avrebbe distribuito, dopo averle comprate a Caivano, nel 'Parco Verde'.
Durante l'interrogatorio l'allora 45enne si era assunta la responsabilità dell'acquisto delle sostanze stupefacenti, affermando però di averlo fatto sulla scorta di un mandato da parte di un gruppo di persone di Solopaca che conosce da tempo. Aveva escluso ogni attività di spaccio e una qualsiasi forma di guadagno per lei che, del resto, è una consumatrice di 'roba': una dipendenza alla quale, aveva spiegato, non riesce a resistere, che l'aveva spinta, anche durante il lockdown, a procurarseli.
Andava a rifornirsi, quasi ogni giorno, a Caivano – aveva continuato -, ma su incarico di alcuni tossicodipendenti, che spesso le pagavano anche il gasolio per la sua Clio, con la quale raggiungeva l'hinterland napoletano. Perchè proprio lei e non altri? Perchè è donna e, soprattutto incensurata, aveva concluso.
A distanza di quattro mesi era stata nuovamente bloccata per cinque episodi di cessione di stupefacenti tra febbraio ed aprile 2020, in pieno lockdown. Due procedimenti riuniti e definiti oggi, come detto, con la condanna.