Si aggrappa alla recinzione del carcere e chiede di tornare nuovamente in cella

Il gesto di un 25enne condannato per rapina e rimesso in libertà il 28 aprile

si aggrappa alla recinzione del carcere e chiede di tornare nuovamente in cella

Dopo la sentenza non aveva voluto lasciare la casa circondariale: sottoposto a Tso, era stato trasferito al San Pio, dal quale è stato ora dimesso

Benevento.  

Si è aggrappato alla recinzione del carcere, chiedendo a gran voce di poter tornare in cella. Ha del clamoroso, e spiega la condizione di disagio, non solo materiale, nella quale si trova nonostante il suo legale gli abbia trovato un posto nel quale dormire, il gesto compiuto da Iallow, il 25enne di nazionalità ganese che lo scorso 28 aprile era stato condannato a 2 anni e 3 mesi, per rapina, dal Tribunale, che lo aveva anche rimesso in libertà.

Detenuto da sei mesi, il giovane, difeso dall'avvocato Francesco Fusco, avrebbe dunque dovuto lasciare la casa circondariale di contrada Capodimonte, che invece non aveva voluto abbandonare. Al punto che nella tarda serata, probabilmente dopo aver dato in escandescenze, era stato sottoposto ad un Trattamento sanitario obbligatorio ed al trasferimento all'ospedale San Pio.

Ci è rimasto alcuni giorni, oggi è stato dimesso. E non ha trovato di meglio, non sapendo dove andare e cosa fare, che raggiungere il carcere e, come detto, chiedere di esserne nuovamente ospite. Succede anche questo, purtroppo. Una situazione che ha richiestao l'intervento della polizia, che, giunta sul posto, non ha più trovato il cittadino straniero.

La condanna per rapina era relativa ad un episodio accaduto il 6 ottobre del 2021 a Paolisi: secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo averne scavalcato la recinzione,l'allora 24enne si era introdotto, a volto coperto, nell'area di carico e scarico delle merci del supermercato Eurospin. Una volta nel piazzale, aveva strappato il cellophane nel quale erano avvolti alcuni generi alimentari e si era impadronito di 20 confezioni di bresaola e 2 di pane, e di 4 mango, per un valore complessivo stimato di 95 euro.

Era però stato sorpreso, e a quel punto, per darsi alla fuga, aveva scagliato contro il vice direttore dell'attività commerciale ed i carabinieri, nel frattempo, accorsi, alcuni tronchetti di legno che aveva prelvato dal marciapiede sul quale erano accatastati.