Scavalca cancello d'ingresso Questura, urla e se la prende con tutti: a giudizio

A gennaio il processo ad un 26enne di Benevento

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Benevento.  

Il suo legale aveva sollecitato il non luogo a procedere per il suo assistito, ma il gup Pietro Vinetti è stato di diverso avviso. E, così come chiesto dal sostituto procuratore Flavia Felaco, ne ha disposto il rinvio a giudizio.

Approderà in aula il 12 gennaio del prossimo anno, la vicenda costata il processo ad un 26enne di Benevento, chiamato in causa da un episodio accaduto la sera del 29 gennaio del 2021. L'avvocato Mario Villani aveva definito il suo gesto una bravata, chissà se dettata da una forma di protagonismo che ha dell'incredibile. Perchè il giovane, intorno alle 22, aveva scavalcato il cancello dell'ingresso principale della Questura, evidentemente senza farsi notare, e, una volta nell'atrio, aveva iniziato ad urlare.

Facile immaginare lo sconcerto degli agenti di turno quando se l'erano trovati di fronte e ne avevano ascoltato le frasi gridate ad alta voce. Lui se l'era presa con il mondo intero, ricorrendo anche ad espressioni pesantemente offensive, e giustificando in qualche modo il suo comportamento con una sorta di protesta contro le norme imposte dall'emergenza sanitaria.

Era stato bloccato ed accompagnato all'uscita, inevitabile la denuncia nei suoi confronti e l'avvio di una inchiesta conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio, accolta questa mattina. L'accusa: introduzione clandestina in luoghi militari.