Morte di Maria, i periti trascrivono le intercettazioni telefoniche e ambientali

Corte assise, il 7 ottobre processo a Daniel e Maria Cristina Ciocan, accusati di abbandono minore

morte di maria i periti trascrivono le intercettazioni telefoniche e ambientali

Il 19 giugno del 2016 la bimba di 9 anni era stata rinvenuta senza vita, annegata, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino.

Benevento.  

Appuntamento in cancelleria, dove questa mattina i due periti scelti dalla Corte di assise – Stefania Cantone e Giulia Bianca Melinte – hanno proceduto alla copia forense delle intercettazioni telefoniche ed ambientali indicate dal Pm, anche alla luce delle richieste della difesa, nel processo a carico di Daniel Ciocan, 27 anni, e della sorella Maria Cristina, 36 anni – sono entrambi assistiti dall'avvocato Salvatore Verrillo. Si tratta dei due fratelli rumeni tirati in ballo dall'indagine sulla morte di Maria, la bimba di 9 anni che il 19 giugno del 2016 era stata rinvenuta senza vita, annegata, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino.

Si tratta di una inchiesta che per quattro anni ha prospettato le ipotesi di reato di omicidio e violenza sessuale, per le quali era stata anche proposta la custodia cautelare in carcere respinta dal gip Flavio Cusani, con una decisione ribadita dal Riesame e dalla Cassazione, e che è sfociata nello scorso dicembre nel rinvio a giudizio dei due Ciocan per abbandono di minore.

Secondo gli inquirenti, la sera del dramma la piccola Maria era con loro a bordo della Polo con la quale Daniel era andato a prendere la sorella a Telese. Loro l'avrebbero condotta prima all'esterno del resort, poi nell'area della piscina; quindi sarebbero andati via e l'avrebbero lasciata lì, senza preoccuparsi del fatto che la bimba non sapesse nuotare e che avesse timore dell'acqua, nella quale si sarebbe immersa, perdendo la vita.

L'indagine era stata chiusa nel novembre del 2020 quando era spuntata l'attuale accusa, che aveva preso il posto di quelle di omicidio e violenza sessuale, per le quali la Procura aveva chiesto l'archiviazione. Una conclusione alla quale si era opposto Marius Ungureanu, il papà di Maria, chiamato anch'egli in causa, per il capitolo dei presunti abusi, al pari della moglie – sono rappresentati dagli avvocati Fabrizio Gallo e Serena Gasperini. Da qui la camera di consiglio dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, che a giugno del 2021 aveva deciso l'archiviazione.

A seguire, la richiesta di rinvio a giudizio per i Ciocan, per abbandono di minore, e, per omicidio colposo, del proprietario e della rappresentante legale della struttura, difesi dall'avvocato Angelo Leone, nei confronti dei quali il gup Maria Di Carlo aveva però stabilito il non doversi procedere. Il 24 marzo la prima udienza del processo a carico di Daniel e Maria Cristina, il 7 ottobre la prossima.