Fallimenti, annullata da Cassazione la misura per commercialisti ed imprenditori

Per alcuni indagati annullamento con rinvio, invece, per tre capi di imputazione

fallimenti annullata da cassazione la misura per commercialisti ed imprenditori

Il Gruppo Mataluni: confermata la correttezza del nostro operato

Benevento.  

Annullata dalla Cassazione la misura - interdizione per un anno dall'esercizio della professione e dell'attività imprenditoriale- applicata nello scorso dicembre dal Tribunale del riesame di Napoli, che aveva accolto l'appello presentato dal sostituto procuratore Assunta Tillo, nei confronti di commercialisti e imprenditori tirati in ballo dall'inchiesta della guardia di finanza sulle procedure di concordato preventivo e fallimento.

La decisione della Suprema Corte, alla quale si erano rivolte le difese, riguarda Vincenzo Catalano, Raffaele Nardone, Mario Porcaro, Fabio Mataluni, Vincenzo Mataluni, Biagio Mataluni. Andrea Porcaro, Francesco Porcaro – per questi ultimi per due capi di imputazione – e, per un capo di imputazione, Fabio Cassero.

Annullamento del provvedimento, con rinvio al Riesame, invece, per Claudio Zollo, Cosimo Matarazzo, Alfredo Dell'Aquila, Andrea Porcaro, Francesco Porcaro – per questi ultimi per un addebito – e di Fabio Cassero per altre due contestazioni.

Si tratta di una inchiesta scandita nell'aprile del 2021 da altre sei misure, poi revocate, che si è conclusa un mese fa, con il coinvolgimento complessivo di quaranta indagati, tra commercialisti, avvocati ed imprenditori. Come più volte ricordato, nel mirino degli inquirenti sono finiti le procedure di concordato preventivo e di fallimento, che – questo l'impianto accusatorio - sarebbero state ritardate, impedendo ai creditori di recuperare i soldi, ed il ruolo dello studio di Mario Porcaro.

Impegnati nella difesa gli avvocati Angelo Leone, Iannaccone, Luigi Signoriello, Riccardo Lugaro, Carlo Iannace, Sergio Schlitzer, Guido Principe, Italo Palumbo, Dimitri Fuschetto e Carlo Iannace.

AGGIORNAMENTO ORE 17.15

I LEGALI: LA DECISIONE CONFERMA

LA CORRETTEZZA DELL'OPERATO DEL GRUPPO MATALUNI

In una nota dei legali del Gruppo Mataluni si legge che "la Corte di Cassazione ha ieri, 20 aprile, annullato, senza rinvio, il provvedimento con cui il Tribunale del riesame di Napoli aveva confermato l’applicazione di misure interdittive agli esponenti del Gruppo Mataluni, difesi dal prof. Avv. Astolfo Di Amato e dall’avv. Luigi Signoriello, ed ai professionisti dello Studio del dr. Mario Porcaro, che avevano affrontato la provvisoria crisi del Gruppo attraverso il ricorso ad un procedimento di ristrutturazione dei debiti. La decisione della Suprema Corte conferma che gli strumenti offerti dalla legge per il superamento della crisi aziendale sono stati utilizzati dal gruppo Mataluni, coadiuvato nella circostanza dallo Studio Porcaro, nell’interesse dei lavoratori, dei creditori e della prosecuzione di una attività economica svolta sempre con serietà e nella più assoluta legalità. Il successo della procedura, che ha permesso di lasciare alle spalle la crisi, costituisce, del resto, esso stesso una conferma della correttezza dell’operato. Il Gruppo guarda allo sviluppo del procedimento con la consueta fiducia nella Magistratura sia giudicante e sia requirente"