La 24enne al Pm: quella notte abbiamo fatto tutti sesso consenziente

Martedì gli interrogatori dinanzi al Gip dei tre giovani arrestati per violenza sessuale di gruppo

la 24enne al pm quella notte abbiamo fatto tutti sesso consenziente

A gennaio la ragazza ai domiciliari era stata ascoltata in Procura

Benevento.  

Compariranno martedì dinanzi al gip Pietro Vinetti, per l'interrogatorio di garanzia, i tre giovani di Benevento finiti giovedì agli arresti domiciliari perchè ritenuti i presunti responsabili di una violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza. Si tratta di V.R., 20 anni, R.R. 29 anni, legato sentimentalmente alla parte offesa, e di C.P., una 24enne nella cui abitazione di Ceppaloni si sarebbero verificati i fatti. Si tratta di un appuntamento importante, resta da capire se i tre, difesi dagli avvocati Angelo Leone e Grazia Luongo, si avvarranno della facoltà di non rispondere o se, al contrario, non resteranno a bocca chiusa, offrendo la loro versione su una storia al centro di una inchiesta del sostituto  procuratore Francesco Sansobrino e della Squadra mobile.

Il punto di partenza è una festa organizzata il 18 novembre del 2021 in una azienda agricola alla quale la presunta vittima, assistita dagli avvocati Vincenzo Sguera e Mariella Perifano, era stata invitata da un'amica. E' lì che aveva conosciuto sua sorella – la 24enne – e incontrato nuovamente il 29enne, con il quale aveva già avuto dei rapporti sessuali in precedenza.

Agli agenti aveva raccontato che nel corso della serata i tre ed il 20enne avevano bevuto un bel po', e che lei si era ubriacata. Intorno alle 2 i tre indagati le avrebbero proposto di fare un salto a Benevento, dove avevano raggiunto un locale. La malcapitata a quel punto avrebbe avuto un black out, sostenendo di ricordare soltanto che tutti si erano infine diretti verso la casa della 24enne. Quest'ultima, una volta all'interno, l'avrebbe spogliata mentre si trovava su un letto matrimoniale sul quale l'aveva portata il 20enne, che l'avrebbe presa in braccio dal divano sul quale lei era crollata. A seguire, gli atti sessuali che avrebbe subito dai due giovani mentre era “in condizioni di inferiorità fisica e psichica per l'assunzione di alcol”.

Il pomeriggio successivo la parte offesa, che al risveglio aveva accusato dei dolori, era andata via, poi si era rivolta ad una psicologa e a due docenti, ai quali aveva confidato la vicenda, realizzando – è la tesi dell'accusa - di aver subito una violenza sessuale. Da qui l'indagine, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali e anche dal sequestro delle conversazioni via whatsapp tra la donna e la 24enne.

L'inchiesta è stata anche scandita anche dall'interrogatorio reso al Pm, che le aveva contestato il 19 gennaio dalla 24enne, che aveva riferito di non ricordare che avessero esagerato con l'alcol. Aveva ripercorso la serata, sottolineando che, quando erano tornati a Ceppaloni, avevano scavalcato la recinzione perchè non aveva il telecomando del cancello. Una volta in casa, aveva proseguito, lei e la presunta vittima, che avrebbe aiutato a svestirsi, avevano avuto rapporti sessuali, rispettivamente, con il 20enne ed il 29enne. Aggiungendo, infine, una circostanza che le è costato anche l'addebito di calunnia, per aver denunciato la parte offesa per violenza, accusandola di averla baciata all'improvviso sulle labbra, senza che lei lo volesse.