"Violenza sessuale di gruppo", arrestati due giovani e una ragazza

Benevento. Sono ai domiciliari, la presunta vittima era legata ad uno degli indagati

violenza sessuale di gruppo arrestati due giovani e una ragazza
Benevento.  

E' una storia di cui ci siamo già occupati oltre due mesi fa, in occasione del ricorso al Riesame della difesa contro il sequestro delle telecamere. Una storia che ora fa registrare una novità sul versante cautelare, con l'arresto di tre giovani di Benevento ritenuti i presunti responsabili di una violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza.

Si tratta di un 20enne - V.R.-, un 29enne - R.R.-, peraltro legato alla parte offesa-la tutela dell'identità di quest'ultima spiega la mancata indicazione  delle generalità degli arrestati-, e di C.P., una 24enne nella cui abitazione nella zona di Ceppaloni si sarebbero verificati i fatti.

Sono finiti al centro di una inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, della Squadra mobile e della sezione di pg della Polizia presso la Procura - spiega in una nota il procuratore facente funzioni Marilia Capitanio - avviata dopo la denuncia della donna - è assistita dagli avvocati Vincenzo Sguera e Mariella Perifano- su quanto sarebbe accaduto nello scorso dicembre.

Ecco perchè gli investigatori avevano messo i sigilli al dvr di alcune telecamere di sorveglianza di cui la casa è dotata, con un provvedimento impugnato dagli avvocati Angelo Leone e Grazia Luongo, che avevano poi rinunciato al ricorso.

Il quadro indiziario ha indotto il Pm a chiedere, ed ottenere, gli arresti domiciliari per i tre indagati, con una ordinanza firmata dal gip Pietro Vinetti ed eseguita questa mattina.

Il nastro della vicenda va riavvolto fino al 18 dicembre del 2021, con una festa organizzata in una azienda agricola alla quale la presunta vittima era stata invitata da un'amica. E' lì che aveva conosciuto sua sorella – la 24enne – e incontrato nuovamente il 29enne, con il quale aveva già avuto dei rapporti sessuali in precedenza.

Nel corso della serata, aveva riferito agli inquirenti, aveva bevuto un bel po', ubriacandosi. Intorno alle 2 i tre indagati le avrebbero proposto di fare un salto a Benevento, dove avevano raggiunto un locale. In base a quanto raccontato, la malcapitata a quel punto avrebbe avuto un black out, sostenendo di ricordare soltanto che tutti si erano infine diretti verso la casa della 24enne. Quest'ultima, una volta all'interno, l'avrebbe spogliata mentre si trovava su un letto matrimoniale sul quale l'aveva portata il 20enne, che l'avrebbe presa in braccio dal divano sul quale lei era crollata. Il resto parla degli atti sessuali che avrebbe subito dai due giovani mentre era “in condizioni di inferiorità fisica e psichica per l'assunzione di alcol”.

Il pomeriggio successivo la parte offesa, che al risveglio aveva accusato dei dolori, era andata via, poi si era rivolta ad una psicologa e a due docenti, ai quali aveva confidato la vicenda, realizzando – è la tesi dell'accusa - di aver subito una violenza sessuale. Da qui l'indagine, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali e anche dal sequestro delle conversazioni via whatsapp, in particolare, tra la donna e la 24enne, con quest'ultima che l'avrebbe denunciata per violenza sessuale: una iniziativa che le è costato anche l'addebito di calunnia.

Nell'ordinanza, adottata sul presupposto del pericolo di reiterazione del reato, il Gip sottolinea che i tre indagati “sono dediti al consumo di stupefacenti” e “mancano di autocontrollo”. Uno stato di alterazione “associato ad un atteggiamento sessuale disinibito e moralmente indifferente alle esigenze di terzi potenziali vittime delle pulsioni sessuali dei tre scatenate anche dal consumo di stupefacenti”.