Aveva sostenuto che la droga -4 grammi di cocaina, 3 di hashish e 4 di marijuana- (e un bilancino) rinvenuti nella camera da letto altro non era che una scorta per uso personale, escludendo qualsiasi responsabilità per la telecamera, nascosta dalla cornice in muratura che regge una piccola statua di San Pio, piazzata sulla parete esterna del balcone dell'appartamento di una familiare, dove viveva da qualche tempo.
Era stata questa la versione che nel marzo del 2020, quando era stato arrestato dai carabinieri, Pio Masone, 25 anni di Benevento, aveva offerto al gip Gelsomina Palmieri, che al termine dell'udienza di convalida lo aveva rimesso in libertà. Difeso dall'avvocato Gerardo Giorgione, il giovane è stato rinviato a giudizio questa mattina dal gup Loredana Camerlengo: il processo inizierà il 14 dicembre.
