Lui non aveva neanche due mesi, e certo non sapeva che quel giorno la sua vita sarebbe stata stravolta. Era il 12 luglio del 2019, e da allora quel bimbo, che adesso ha circa 3 anni, è costretto a fare i conti con una disabilità invalidante. Colpa delle lesioni riportate in un incidente accaduto in via Fornillo, a Calvi, dove si erano scontrate, all'altezza di una semicurva, un'Alfa 159 condotta da un 73enne di San Giorgio del Sannio, e la Fiat Punto con al volante la mamma del piccolo, una 31enne di nazionalità straniera, residente ad Apice, che viaggiava in compagnia di altri tre familiari.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la 159 avrebbe invaso parte della carreggiata lungo la quale transitava la Punto: un impatto violento tra le due macchine che procedevano in direzione opposta, che aveva fatto registrare un pesante bilancio. Oltre al bambino, che era stato trasferito a Napoli per le sue condizioni, erano infatti rimasti gravemente feriti, con prognosi superiori ai 40 giorni, anche la madre e due occupanti la Punto.
Sulla vicenda era stata ovviamente avviata una inchiesta del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio che, supportata anche dai risultati di una consulenza tecnica, aveva chiesto il rinvio a giudizio, oltre che del guidatore della 159, anche della donna, che non avrebbe arrestato la marcia, con l'accusa di aver causato in concorso lesioni gravissime al neonato e ai due passeggeri della Punto. Al 73enne di San Giorgio del Sannio, difeso dall'avvocato Rico Grieco, sono poi addebitate le lesioni grave subite dalla 31enne, che è, dunque, imputata e parte offesa. E' assistita dall'avvocato Giovanni Palermo, che rappresenta anche il piccolo, parte civile.
Questa mattina l'udienza preliminare dinanzi al gup Loredana Camerlengo, che al termine ha rinviato entrambi a giudizio: il processo partirà il 16 dicembre.