“Figlio di p... dammi il portafogli e il telefono se no ti taglio la testa”, avrebbe gridato lui. Mentre un'altra persona, non ancora identificata, avrebbe sfasciato l'auto della vittima. Era il 10 settembre dello scorso anno, per quell'episodio Adnane El Joudi, un 25enne di origini marocchine, residente a San Salvatore Telesino, è stato ora arrestato dai carabinieri perchè ritenuto uno dei presunti responsabili.
E' stato sottoposto ai domiciliari su ordine del gip Gelsomina Palmieri, che ha adottato la misura nell'inchiesta avviata sull'episodio. Ne aveva fatto le spese un connazionale dell'indagato, che sarebbe stato minacciato per costringerlo a consegnare soldi e cellulare.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, di fronte al suo rifiuto ad obbedire, il 25enne lo avrebbe colpito alla testa con un bastone, causandogli ferite giudicare guaribili in sette giorni. Un trattamento che il malcapitato avrebbe subito mentre un altro uomo, usando una mazza da baseball, gli avrebbe sfasciato i vetri e bersagliato la carrozzeria della sua Fiat Punto.
Le urla del giovane avevano richiamato l'attenzione dei familiari, il cui intervento aveva impedito che il colpo venisse portato a termine dai due, che se l'erano svignata. Era scattato l'allarme, i militari avevano avviato l'attività investigativa, risalendo a El Joudi, ma non a colui che sarebbe stato in sua compagnia.
Il passo successivo è stata la richiesta di arresto avanzata dalla Procura ed accolta dal Gip. Il 25enne, al quale sono state contestate le ipotesi di reato di tentata rapina, lesioni aggravate e danneggiamento, è difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli.