Mamma e figlio restano a bocca chiusa. Da lunedì parola al Riesame

Barbato, 37 anni, di Montesarchio, e Franco, 21 anni, si sono avvalsi facoltà di non rispondere

mamma e figlio restano a bocca chiusa da lunedi parola al riesame
Benevento.  

Si sono entrambi avvalsi della facoltà di non rispondere al gip Pietro Vinetti, dinanzi al quale sono comparsi nel carcere di contrada Capodimonte, Maria Rosaria Barbato, 37 anni, di Montesarchio, ed il figlio, Luigi Franco, 21 anni, che tra domenica e lunedì erano rientrati dall'estero e si erano costituiti ai carabinieri della Compagnia di Montesarchio perchè colpiti da una ordinanza di custodia cautelare adottata nell'inchiesta antidroga del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio.

Difesi dall'avvocato Ettore Marcarelli, i due indagati hanno solo precisato di trovarsi da tempo oltre confine: lei, dal febbraio del 2021, in Inghilterra, il giovane, da ottobre, in Francia.

Oltre a loro, erano finite in carcere, come si ricorderà, cinque persone, mentre per altre tre erano stati disposti i domiciliari.

La parola passa ora al Riesame, che lunedì prossimo si pronuncerà sui ricorsi dell'avvocato Teresa Meccariello per Pietro Luciano, 56 anni, di Bonea, uno dei destinatari della misura più restrittiva, e dell'avvocato Massimiliano Cornacchione per Carmine Riola, 31 anni, di Montesarchio, che è invece agli arresti in casa.