Il caso: fatti del 2008, la sentenza d'appello notificata dopo 14 anni

La vicenda di un 75enne: condannato in primo grado, prescrizione in quello sucessivo

il caso fatti del 2008 la sentenza d appello notificata dopo 14 anni
Benevento.  

“La giustizia è come un treno che è quasi sempre in ritardo”, ha scritto il poeta russo Evgenij Evtušenko. Nel caso che ci apprestiamo a raccontare, il ritardo ha del clamoroso. Difficile scegliere un aggettivo diverso se si valutano i tempi restituiti dalla vicenda capitata ad un 75enne caudino.

Speriamo sia ancora bello e vegeto, e che abbia saputo l'epilogo della sua storia. Inizia nel 2008, lui raccoglie ferro vecchio e così si guadagna da vivere. Non ha avuto la fortuna di poter studiare anche il minimo indispensabile, al posto della firma c'è una croce. Un giorno, mentre è alla guida di un camioncino sul quale ha sistemato le cose da trasportare, viene fermato e denunciato per violazioni delle norme ambientali. La prima pronuncia sul suo conto arriva nel 2012, quando il Tribunale di Benevento lo condanna a 4 mesi ed assolve la proprietaria del mezzo.

Una sentenza che l'avvocato Andrea De Longis junior impugna in appello nello stesso anno. Da quel momento cala il buio, nessuna notizia di fissazione dell'udienza di secondo grado. Fino al 2020, quando la Corte di appello si riunisce in camera di consiglio e dichiara l'intervenuta prescrizione dell'addebito contestato. Dai fatti sono trascorsi dodici anni, otto dalla decisione del Tribunale sannita.

Ce ne vorranno altri due – eccoci nel 2022 – per notificare quella sentenza che ha scritto la parola fine per l'imputato. Un iter incredibile, una lungaggine abnorme che invita a riflettere. Perchè “giustizia ritardata è giustizia negata”.