Lo avrebbero sequestrato per capire cosa facesse a Bonea e quali fossero i suoi rapporti con il datore di lavoro. E' una storia dai tratti che hanno dell'incredibile, quella raccontata nell'inchiesta sfociata in tre arresti operati dalla Squadra mobile e dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio. In carcere sono finiti Alex Tangredi, 28 anni, di Bonea, e Marianna Napolitano, 35 anni, di Montesarchio, mentre i domiciliari sono stati disposti per Guglielmo Pagnozzi, 34 anni, di Pannarano.
Nel provvedimento restrittivo, adottato dal gip Maria Di Carlo su richiesta del sostituto procuratore Giulio Barbato, vengono descritti fatti che si sarebbero verificati il 3 dicembre del 2021. Quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Tangredi e Pagnozzi avrebbero avvicinato un operaio di Montesarchio che con la sua auto era fermo in piazza a Bonea. Tangredi avrebbe sfilato le chiavi ed intimato di restare fermo al malcapitato, che Pagnozzi avrebbe poi controllato, per evitare che usasse il cellulare, mentre l'altro si era allontanato.
Una volta tornato, Pagnozzi avrebbe mostrato alla vittima una pistola che poi si rivelerà a salve, senza tappo rosso, poi l'avrebbe obbligata a spostarsi sul sedile del passeggero, mettendosi lui al volante. Tangredi li avrebbe seguiti con una Mercedes, a bordo della quale sarebbe stato successivamente fatto salire l'uomo.
Destinazione l'abitazione di Tangredi e Napolitano, dove i tre lo avrebbero 'interrogato' sulla sua presenza a Bonea ed i rapporti con il datore di lavoro. La compagna di quest'ultimo sarebbe stata minacciata telefonicamente – l'addebito è contestato a Tangredi e Napolitano- nel corso di un conversazione in cui le sarebbero state chieste spiegazioni sui motivi per i quali il compagno frequentava Bonea.
La denuncia delle parti offese aveva innescato l'attività investigativa della Mobile, con un procedimento riunito ad un altro già in corso.
La misura a carico di Napolitano è stata applicata anche in relazione ad una cessione di cocaina da marzo 2020 a gennaio 2021, meentre per Tangredi riguarda anche una rapina, nel mirino dei carabinieri, della quale aveva fatto le spese il 27 dicembre del 2021 una dipendente di un bar a Montesarchio che si era trovata di fronte una persona, volto coperto da un cappuccio e pistola (a salve) in pugno, che l'aveva minacciata e si era impadronita di 2650 euro in contanti, sigarette e biglietti della lotteria. Questa mattina l'esecuzione dell'ordinanza. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Mario Cecere e Fabio Russo.
Domani l'interrogatorio: a distanza per i due finiti in carcere, in Tribunale per l'altro.