Patenti guida e nautiche, carte identità e tessere sanitarie false: arrestato

Dopo la convalida, divieto di dimora in Campania per Ciro Barometro, 54 anni, di Benevento

patenti guida e nautiche carte identita e tessere sanitarie false arrestato

L'ex vigilante era finito in carcere. Durante la convalida ha sostenuto di non sapere nulla dei documenti trovati all'esterno della sua abitazione

Benevento.  

Ha sostenuto di non aver alcuna contezza di quei documenti rinvenuti al di fuori della sua abitazione, in un luogo adibito alla raccolta dei rifiuti, mentre, per quelli trovati in camera da letto, ha affermato che non erano falsi, e di esserne in possesso perchè doveva sbrigare alcune pratiche. Una versione offerta al Gip Loredana Camerlengo, che lo ha scarcerato, disponendo però che non possa dimorare in Campania.

E' la misura applicata a Ciro Barometro (avvocato Fabio Russo), 54 anni, origini napoletane ma da tempo residente a Benevento, già noto alle forze dell'ordine, che era stato arrestato dai carabinieri della Sezione operativa Antifalsificazione monetaria di Napoli per una ipotesi di detenzione di documenti contraffatti.

Questa mattina l'udienza di convalida dell'arresto – il pm Assunta Tillo aveva chiesto i domiciliari -, operato lunedì al termine di una perquisizione disposta dalla Procura di Napoli Nord, che aveva permesso di sequestrare, disseminati tra l'esterno e la casa, sei carte d'identità rilasciate dai Comuni di Airola, Città di Castello, Ostuni, Scanzano Ionico e Teverola, cinque patenti intestate a cittadini albanesi e marocchini, e a un napoletano, altrettante tessere sanitarie di persone di Roma, Bari, Brindisi, Città di Castello e Savignano sul Rubicone, oltre a fogli rosa, patenti nautiche, lettere di accompagnamento.

Ex dipendente di un istituto di vigilanza, per il quale aveva prestato servizio al Rummo ed all'Asl, Barometro era già salito alla ribalta della cronaca nel giugno del 2017, quando era stato accusato di aver compiuto una rapina all'ufficio postale di viale dei Rettori. Una vicenda per la quale nel gennaio del 2018 era stato condannato a 2 anni con rito abbreviato.