Accoltellata durante una rapina, ora una 45enne cinese non può stare in Campania

Benevento. Lei ed una connazionale erano rimaste ferite nell'aprile del 2021

accoltellata durante una rapina ora una 45enne cinese non puo stare in campania

L'indagata avrebbe favoreggiato e sfruttato la prostituzione

Benevento.  

Poco meno di un anno fa lei ed una sua connazionale erano state accoltelllate durante un tentativo di rapina; ora, per una 45enne cinese è scattato il divieto di dimora in Campania per una ipotesi di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La misura è stata adottata dal Gip nel prosieguo dell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri su quanto accaduto la sera del 7 aprile del 2021, quando le due straniere si erano trovate di fronte due giovani che, col volto coperto da un cappuccio e da una mascherina chirurgica, e muniti di coltello, eranoo entrati nella loro casa in via Sant'Antonio Abate, a poca distanza dall'Arco di Traiano, e le avrebbero minacciate per farsi consegnare il denaro che avevano.

Poi, di fronte alla loro opposizione, le avrebbero accoltellate ed erano scappati. I militari avevano arrestato all'epoca, per tentata rapina e tentato omicidio, un 18enne, già a giudizio ed in attesa della sentenza – è difeso dall'avvocato Antonio Leone -, ed un 17enne – è assistito dall'avvocato Antonio Bruno Romano -, entrambi di Benevento, per il quale di recente è stata disposta dal gup del Tribunle per i minori la messa alla prova in una comunità con la possibilità di lavoro esterno.

Attraverso l’esame delle telecamere posizionate all’interno dell’abitazione, le intercettazioni ambientali e telematiche e l'analisi dei  tabulati telefonici, sarebbero stati acquisiti “gravi indizi – recita una nota del procuratore Aldo Ppolicastro - in ordine allo svolgimento di una fiorente attività di prostituzione” nell'appartamento “gestita da una delle due vittime del tentativo di rapina”.

Secondo gli inquirenti, avrebbe “reclutato, agevolato e sfruttato la prostituzione di cittadine cinesi, irregolari sul territorio italiano e dimoranti a Milano e città diverse da Benevento; gestito le chiamate e i contatti telefonici provenienti da numerosi clienti, durante i quali proponeva prestazioni sessuali delle predette cittadine cinesi descrivendo le loro fattezze fisiche nonché annotando su un’agenda gli appuntamenti fissati e i relativi profitti derivanti dall’attività di meretricio”.

Da qui, sul pericolo di reiterazione del reato, la decisione di adottare la misura a carico della donna, difesa dall'avvocato Roberto Pulcino.