Blitz della Dda 'Ponte di ferro', tentata estorsione camorristica: assolto

Benevento. Il fatto non sussiste, sentenza del Tribunale per Domenico Servodio, 43 anni, di Rotondi

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Benevento.  

Il pm della Dda Luigi Landolfi aveva chiesto la condanna a 8 anni, ma il Tribunale, in linea con le conclusioni della difesa, rappresentata dall'avvocato Mauro Clemente, lo ha assolto perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza per Domenico Servodio, 43 anni, di Rotondi, accusato di concorso in una tentata estorsione aggravata dalle finalità camorristiche nel settembre del 2015 a Paolisi.

Servodio era stato chiamato in causa, con altre nove persone, in una indagine dei carabinieri della Compagnia di Maddaloni e della guardia di finanza di Benevento che era balzata agli onori delle cronache il 17 aprile 2018, quando erano state eseguite alcune misure cautelari, ma non per l'allora 38enne. Nel mirino degli inquirenti l'esistenza di un presunto clan, guidato da Michele Lettieri, che nella Valle di Suessola avrebbe raccolto l'eredità di quello dei Massaro.

Attenzione puntata su due estorsioni tra San Felice a Cancello e Montesarchio e una terza, solo tentata, a Paolisi. Episodi che risalgono al periodo tra settembre ed ottobre 2015, quando sarebbe stato corso il rischio di rompere la 'pax' fissata dal limite territoriale del 'ponte di ferro' (questo il nome in codice dato all'operazione) all'ingresso di Arpaia.

Ad una estorsione, consumata ad Arpaia, zona ad influenza casertana, ed attribuita al clan Pagnozzi nella versione offerta in giro da uno degli autori, sarebbe infatti seguito uno sconfinamento a Paolisi, con il tentativo di imporre il pizzo - è questa la vicenda contestata a Servodio -ad un'attività imprenditoriale di Paolisi. In particolare, al titolare di una rivendita di macchine, che aveva rifiutato, sarebbe stata intimata la consegna di un'auto, anche usata, da intestare successivamente al figlio di uno degli indagati.

Per la stessa inchiesta nel febbraio del 2019 erano state decise dal gup di Napoli tre condanne con rito abbreviato- con pene di 8 e 10 anni poi ridotte in appello – e quattro assoluzioni. Nella stessa occasione erano stati disposti lo stralcio della posizione di un 50enne di Forchia, ritenuto incapace di stare in giudizio e incompatibile con la detenzione carceraria, ed il rinvio a giudizio di Servodio.

Oggi, dopo oltre tre anni, la sua assoluzione perchè il fatto non sussiste.