Lui 35 anni, lei ultracinquantenne, entrambi di Benevento. Protagonisti di una convivenza finita male, con una coda costellata dai comportamenti persecutori, secondo l'accusa, che lui avrebbe mantenuto nei confronti della donna, che ha peraltro un rilievo pubblico legato al suo lavoro. Condotte nelle quali sono stati ravvisati gli addebiti di maltrattamenti e stalking, costati il rinvio a giudizio dell'uomo, difeso dall'avvocato Antonio Leone.
Lo ha disposto il gup Maria Di Carlo in una inchiesta del sostituto procuratore Stefania Bianco su fatti che si sarebbero verificati tra febbraio del 2019 e luglio del 2020. In particolare, fino a marzo di due anni fa l'imputato avrebbe colpito con calci e pugni la malcapitata – è assistita dall'avvocato Davide D'Andrea -, accusandola di tradimento e minacciando di diffamarla sui social.
Una volta interrotto il rapporto, il 35enne, oltre a presentarsi dinanzi alla sua abitazione, l'avrebbe pesantemente offesa telefonicamente e attraverso una serie di messaggi su whatsapp. In una occasione, mentre lei correva in compagnia di un'amica, l'avrebbe raggiunta ed avrebbe insinuato che avesse un altro. Lunga la teoria degli insulti rivolti alla ex (“Solo quando metterai su facebokk che sei una z... e una p... mi arrenderò...”, “La tua è una casa di appuntamenti...”), 'bersaglio' di espressioni intimidatorie (“T'appiccio a machina, t'accir e ti metto anche sotto terra...”).
Una situazione che, sostengono gli inquirenti, avrebbe provocato alla parte offesa “un perdurante e grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità”. Il processo partirà ad ottobre.