Colpito da Daspo, non rispetta l'obbligo di firma in Questura: assolto

La sentenza per Mimmo Franzese, 43 anni, di Benevento

colpito da daspo non rispetta l obbligo di firma in questura assolto
Benevento.  

Poco più di un anno fa era stato assolto dall'accusa di violenza privata, oggi da quella di aver violato l'obbligo di firmare in Questura, perchè il fatto non costituisce reato. E' quanto deciso dal giudice Daniela Fallarino al termine del processo a carico di Domenico Franzese (avvocato Domenico Russo), 43 anni, di Benevento. Le due imputazioni erano legate ad un episodio accaduto il 29 ottobre del 2017, prima della partita tra il Benevento e la Lazio.

Secondo gli inquirenti, Franzese, in sella al suo ciclomotore in compagnia di un altro tifoso – la sua posizione era stata poi archiviata -, avrebbe avvicinato un pullmino di tifosi ospiti in transito lungo via Sturzo, dove non si sarebbe dovuto trovare, ed avrebbe inveito contro il conducente, sputando e colpendo con pugni il finestrino del mezzo.

Era intervenuta la polizia, per Franzese era scattato l'addebito di violenza privata, dal quale era stato assolto nel gennaio del 2021 perchè il fatto non sussiste. Per lui anche il Daspo, con l'obbligo di presentarsi in Questura entro 15 minuti dopo l'inizio del primo e del secondo tempo. Una prescrizione che non avrebbe rispettato il 16 marzo del 2019, in occasione di Benevento-Spezia: una violazione dalla quale è stato assolto.