Vi uccido, faccio saltare la casa. Se vado in galera, ci penseranno i miei amici

Un 35enne di Benevento assolto dall'accusa di maltrattamenti alla madre ed alla sorella

vi uccido faccio saltare la casa se vado in galera ci penseranno i miei amici

Immobile conteso e minacce, assolti in quattro

Benevento.  

Continue richieste di denaro per soddisfare la sua dipendenza dell'alcol. Botte e minacce alla madre ed alla sorella, costrette a sopportare un regime di vita vessatorio. Condotte riassunte nelle accuse di maltrattamenti e lesioni, contestate ad un 35enne di Benevento, che il giudice Sergio Pezza ha però assolto perchè il fatto non sussiste.

Difeso dall'avvocato Fabio Russo, era stato spedito a giudizio in una inchiesta centrata su una serie di comportamenti violenti che avrebbe mantenuto nei confronti dei suoi familiari fino al febbraio del 2016 e da marzo a maggio del 2017.

“Vi uccido e faccio saltare la casa con voi dentro, e se vado in galera faccio venire i miei amici a finire il lavoro... Mi devi dare i soldi altrimenti vi ammazzo...”, avrebbe gridato alle malcapitate. Che in un'occasione, dopo esserselo trovate di fronte nell'appartamento, nel quale era entrato dopo aver forzato la porta con in piede di porco, sarebbero state offese pesantemente.

Lui, in preda ai fumi dell'alcol, avrebbe sferrato dei calci alla mamma, che avrebbe poi raggiunto mentre le era alla fermata dell'autobus. “Hai visto, i carabinieri non mi hanno fatto nulla, ti picchio quando voglio”, le avrebbe detto.

Quanto alla sorella, che aveva poi rimesso la querela,l'avrebbe presa per i capelli, facendola finire a terra e causandole contusioni al volto e agli arti. Gesti compiuti di fronte al rifiuto a dargli il denaro necessario a comprare l'alcol, dei quali non è però emersa, durante il dibattimento, l'abitualità, quella che contraddistingue l'addebito di maltrattamenti. Da qui l'assoluzione.

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Immobile conteso, "vai via": assolti

Erano accusati, a vario titolo, di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e minaccia, ma sono stati assolti. Così il giudice Sergio Pezza nel processo a carico di un 60enne, un 64enne, una 90enne ed una 60enne di Benevento chiamati in causa per i comportamenti che avrebbero mantenuto nel 2016 nei confronti di una persona. Al centro del contendere, la proprietà di un immobile, vantata sia dai quattro imputati – tre sono stati difesi dall'avvocato Vincenzo Delli Carri, gli altri dagli avvocati Fabio Russo ed Antonella Tornusciolo -, sia dalla parte civile, rappresentata dall'avvocato Antonio Leone. Quest'ultima, secondo gli inquirenti, sarebbe stata minacciata e costretta ad allontanarsi dall'orto e dallo stabile e, in un'occasione, colpita alla testa con un bastone.