Vada – si fa per dire - per le ex cognate, ma addirittura tormentare le loro amiche, che peraltro abitano nel suo stesso palazzo. Roba che potrebbe benissimo riempire la sceneggiatura di una sit comedy, magari in salsa partenopea, quella che emerge da una inchiesta sulla quale il 19 settembre dovrà pronunciarsi il gup Gelsomina Palmieri.
Dovrà decidere se spedire a giudizio, come ha chiesto il sostituto procuratore Flavia Felaco, o prosciogliere una 47enne di Benevento, accusata di stalking. L'imputazione è relativa alle condotte che lei, difesa dall'avvocato Fabio Russo, avrebbe mantenuto dal 2015 al giugno del 2020 nei confronti di quattro donne, assistite dall'avvocato Stefano Travaglione.
Due sono le sue ex cognate, che avrebbe minacciato ed ingiuriato ripetutamente, estendendo il 'trattamento' anche a due loro amiche. “Sei come loro, smettila di farle venire a casa, altrimenti ti prendo per i capelli e ti trascino per tutto l palazzo”, avrebbe gridato ad una di loro, ai suoi occhi 'colpevole' di ospitarle. All'altra, con la quale aveva già avuto diverbi per questioni condominiali, avrebbe destinato frasi altrettanto intimidatorie (“Ti devo vedere strisciare, devo metterti in condizione di andare via da questo stabile”).
Minacce che avrebbe reiterato quando la malcapitata aveva protestato perchè i liquidi del bucato della 47enne, bagnato e intriso di prodotti macchianti, colavano sul suo balcone. “Mi hai rotto il c... ti devo spaccare la testa... io sono una potente”, le avrebbe detto.
Una situazione aggravata anche dal timore che l'imputata, che avrebbe manifestato una intenzione in tal senso, accusasse marito e figlio delle due condomine di aver compiuto dei reati ai suoi danni. Da qui le denunce e l'avvio di una inchiesta, supportata anche da alcune registrazioni, ora sfociata nella richiesta di processo.