Un gesto deplorevole, specialmente in un momento come questo quando l'Europa e il mondo intero vivono nella paura per la guerra in Ucraina, quello compiuto nelle scorse ore ai danni di un frammento lapideo di epoca romana insozzato con una svastica e non solo.
A darne notizia è il presidente della Provincia di Benevento facente funzioni, Nino Lombardi che ha espresso la propria profonda indignazione per l’atto vandalico perpetrato ai danni di un frammento lapideo di epoca romana collocato da secoli sulla facciata esterna del torrione longobardo della Rocca dei Rettori. Qualche imbecille ha disegnato i baffi a spazzolino sul volto in rilievo sulla pietra e una svastica.
“È indecente e vergognoso quello che è accaduto sia per la manifestazione di adesione ad una ideologia aberrante condannata dalla storia, sia per l’attacco insensato e criminale al nostro patrimonio culturale. Mi auguro che le telecamere di sorveglianza possano aiutare ad individuare l’autore dello scempio”.
"Il Consiglio comunale di Benevento condanna fermamente l'atto vandalico perpetrato ai danni di una lapide di epoca romana incastonata nel torrione della Rocca dei Rettori". A dichiararlo è il presidente del Consiglio comunale di Benevento, Renato Parente, che aggiunge: "Abbiamo tutti il compito di operare per preservare e tutelare il grande patrimonio artistico-culturale di cui la nostra città dispone: per questa ragione proporrò al consesso civico una discussione sul tema. Nel frattempo mi auguro che gli autori di questo scellerato gesto vengano presto individuati dalle autorità competenti".