"Mi ha violentata", ragazza conferma le accuse e parla di alcuni messaggi vocali

Incidente probatorio dinanzi al Gip. In libertà 31enne di Benevento che era stato arrestato

mi ha violentata ragazza conferma le accuse e parla di alcuni messaggi vocali
Benevento.  

AGGIORNAMENTO 4 MARZO

Ha confermato le accuse nei confronti del 31enne, al quale ha rivolto un fugacissimo sguardo quando è arrivata all'ingresso del Tribunale, aggiungendo che nel suo telefonino sarebbero contenuti dei messaggi vocali che avvalorerebbero la sua versione. Messaggi dei quali l'avvocato Antonio Leone ha chiesto la trascrizione e la copia forense durante l'incidente probatorio disposto nell'inchiesta sulla violenza sessuale ai danni di una ragazza di nazionalità straniera. Una storia per la quale era stato arrestato un 31enne – è difeso dall'avvocato Antonio Romano -, poi rimesso in libertà con l'obbligo di firma (leggi pezzo che segue)

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Dovrà ripercorrere la vicenda che aveva denunciato, stavolta nel contraddittorio tra le parti; rispondendo, cioè, anche alle domande della difesa. Dovrà farlo domani dinanzi al gip Loredana Camerlengo, nell'incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Licia Fabrizi, con l'obiettivo di cristallizzare le dichiarazioni della parte offesa - è rappresentata dagli avvocati Olimpia Rubino e Antonio Leone - e anticipare la formazione della prova, nell'inchiesta sulla violenza sessuale di cui sarebbe rimasta vittima una trentenne di nazionalità straniera, ospite di un centro di accoglienza.

Una storia per la quale il 26 gennaio era finito agli arresti domiciliari Daniel Sierge (avvocato Antonio Bruno Romano), 31 anni, origini ivoriane e residenza a Benevento, colpito da una ordinanza di custodia cautelare. L'indagato era poi stato rimesso in libertà, con l'obbligo di firma tre volte a settimana, il 1 febbraio, dopo l'interrogatorio di garanzia.

Secondo gli inquirenti, dopo averla condotta in auto a Napoli il 20 novembre del 2021, avrebbe proposto alla ragazza, durante il viaggio di ritorno, di avere rapporti, come segno di gratitudine. Poi, di fronte al rifiuto, l'avrebbe costretta a subire atti sessuali, impedendole di gridare e chiedere aiuto. Lei era riuscita a scendere, un'automobilista l'aveva notata mentre camminava a a piedi, scalza, lungo l'Appia, ad Airola, ed aveva dato l'allarme.

Una ricostruzione alla quale il 31enne aveva opposto la sua, sostenendo, contrariamente a quanto affermato dalla donna, che la conosceva già in precedenza, come dimostrerebbe una foto che li ritrae durante una festa uno accanto all'altra, a luglio.

Daniel aveva aggiunto che sarebbe stata lei a chiamarlo – come sarebbe capitato anche il giorno successivo all'episodio contestato- per chiedergli di accompagnarla in macchina a Napoli. Lui avrebbe inizialmente detto no, poi aveva cambiato idea. I due si sarebbero dati appuntamento a Montesarchio, da dove erano partiti alla volta del capoluogo partenopeo, diretti al mercato africano nei pressi della stazione ferroviaria, dove lei aveva comprato alcuni prodotti, anche uno per gli occhi

Inoltre, aveva escluso avances nei suoi confronti, parlando di una lite che sarebbe scoppiata in auto mentre rientravano. Ad innescarla sarebbe stata l'improvvisa comparsa della somma di 1300 euro che lei avrebbe tirato fuori da uno zaino.

Denaro di cui il 31enne avrebbe chiesto la provenienza, da qui lo 'scontro' terminato quando lui, dopo aver accostato la vettura, l'avrebbe fatta scendere ed era ripartito. Una lite accompagnata da una colluttazione che a suo dire spiegherebbe i graffi sul volto e sul collo, un occhio ed uno zigomo tumefatti per la ragazza.