Chiusa l'indagine del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri sugli appalti della Provincia. Si tratta dell'inchiesta di cui l'opinione pubblica era venuta a conoscenza il 24 novembre dello scorso anno, quando era stata eseguita una ordinanza del gip Loredana Camerlengo, che aveva disposto otto arresti in casa e dieci divieti temporanei di contrattare con la pubblica amministrazione. Ventidue le persone chiamate in causa, una in più rispetto al provvedimento cautelare, nel quale non compariva infatti il nome di Floriano Panza (avvocato Mario Palmieri), 74 anni, ex sindaco di Guardia Sanframondi.
Nell'elenco figuravano già, invece, l'ex presidente Antonio Di Maria (avvocati Antonio Leone e Giuseppe Sauchella), 51 anni, di Santa Croce del Sannio, Nicola Laudato (avvocati Vincenzo Regardi e Fausto Parente), 52 anni, di Campolattaro, Michelantonio Panarese, 54 anni, sindaco di Buonalbergo e dipendente della Provincia, Antonello Scocca, 58 anni, di Benevento – entrambi difesi dall'avvocato Angelo Leone-, Angelo Carmine Giordano (avvocati Massimo Di Tocco e Mauro Carrozzini), 62 anni, di Solopaca, Raffaele Pezzella (avvocati Claudio Sgambato e Nando Letizia), 56 anni, di Casal di Principe, Giuseppe Della Pietra (avvocato Giovanni Esposito) , 63 anni, di Nola, Mario Del Mese (avvocato Cecchino Cacciatore), 44 anni, di Salerno.
Per tutti misura dei domiciliari ancora in atto, con le eccezioni di Giordano, rimesso in libertà dopo l'annullamento dell'ordinanza da parte del Riesame, Del Mese, che è all'obbligo di firma, e Di Maria, al quale gli arresti in casa erano stati sostituiti dallo stesso Riesame con la sospensione per 10 mesi dall'esercizio della funzione di presidente della Provincia. Come è noto, il Pm ha fatto ricorso in Cassazione contro la decisione per Giordano e l'annullamento di un capo di imputazione per turbativa di gara prospettato per Di Maria,
E ancora: Carlo Camilleri, 73 anni, Nicola Camilleri, 40 anni, di Benevento –assistiti dall'avvocato Angelo Leone – ,Gianvincenzo Petriella (avvocato Antonio Leone), 49 anni, di Circello, Pietro Antonio Barone, 48 anni, di Circello, Franco Coluccio, 73 anni, di Buonalbergo, Antonino Iannotti, 41 anni, di San Lorenzo Maggiore, tutti difesi dall'avvocato Roberto Prozzo, Antonio Sateriale (avvocato Valeria Crudo), 52 anni, di San Giorgio del Sannio, Gaetano Ciccarelli (avvocato Emiliano Iasevoli), 65 anni, di Napoli, Antonio Fiengo (avvocati Clemente Biondi e Francesco Migliarotti), 45 anni, di Ercolano, e Sabino Petrella (avvocato Andrea De Sanctis), 56 anni, di Sant'Angelo a Cupolo, destinatari di un divieto.
Chiudono la lista Paolo Petriella (avvocato Antonio Leone), 46 anni, di Circello, Sebastiano Sauro (avvocato Roberto Prozzo), 56 anni, di Circello, e Angelantonio Ciardiello (avvocati Teodoro Reppucci e Gaetano Aufiero), 41 anni, di Pietradefusi, per i quali non era stata adottata alcuna misura. Coinvolte anche otto società, rappresentate dagli avvocati Fabio Russo, Prozzo e Reppucci.
Nel mirino degli inquirenti sono finite 11 procedure pubbliche di appalto indette e/o gestite dalla Rocca dei Rettori, dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Buonalbergo: i lavori di costruzione di un nuovo edificio scolastico a Sant'Agata dei Goti, l'intervento di messa in sicurezza - soggetto attuatore la Provincia di Caserta - della direttrice Caserta- Monti del Matese, i lavori di adeguamento sismico e ristrutturazione di una struttura a Buonalbergo, lavori tra le strade provinciali indetti dal Comune di Buonalbergo, lavori di bonifica dell'ex discarica di Buonalbergo, lavori di messa in sicurezza della provinciale 45 Montefalcone - statale 90 bis indetti dalla Provincia di Benevento, lavori di miglioramento dell'istituto Livatino di Circello, due procedure indette dal Comune di Guardia Sanframondi, lavori di ripristino di tratti delle provinciali 45-48-49-50. Attenzione puntata anche sull'assunzione di un dirigente e sui lavori di risanamento della frana di Ciardelli.
Le ipotesi di reato a vario titolo vanno dalla corruzione aggravata, alla turbata libertà degli incanti, alla rivelazione di segreti d’ufficio e all'emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dal tentativo di induzione indebita a dare o a promettere altre utilità, al tentativo di concussione, alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e al falso ideologico.
Gli indagati hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o depositare memorie difensive, esaurita questa fase, il Pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.